Italia-Moldavia sarà l’ultima panchina di Luciano Spalletti da commissario tecnico. Il tecnico del Napoli campione d’Italia due stagioni fa lascia tra emozione, rimpianti e parole forti verso la Federazione.
Italia, Spalletti: “Non ho dato le dimissioni, ma rispetto le scelte. Farò il tifo per chi verrà dopo di me”
Si chiude ufficialmente oggi l’avventura di Luciano Spalletti sulla panchina della Nazionale italiana. Il CT ha confermato in conferenza stampa che il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, lo ha sollevato dall’incarico, e la partita contro la Moldavia rappresenterà il suo ultimo atto alla guida degli Azzurri.
“Non ho dato le dimissioni”
Spalletti ha voluto chiarire fin da subito la dinamica dell’addio:
“Non ho dato le dimissioni, non le avrei date. Gravina era dubbioso e l’ho spinto a dirmelo chiaramente. Ho firmato la risoluzione, perché per me i soldi non sono mai stati un problema. La Nazionale non è un club, è qualcosa di diverso.”
L’allenatore toscano ha rivendicato la propria sincerità e ha criticato il tentativo – secondo lui – della Federazione di gestire la notizia in silenzio:
“Mi chiedete di fingere per altri due giorni? Io sono fatto così: non potevo restare zitto. Sarebbe stato poco rispettoso verso gli italiani.”
“Tornerò? Non lo so. Ma tiferò per chi verrà”
Sulle prospettive future, Spalletti non si è sbilanciato:
“Se tornerò ad allenare subito? Non lo so. Ma sarò il primo a fare il tifo per il mio successore. Se sarà Ranieri, ancora di più: ha dimostrato quest’anno di saper toccare le corde giuste.”
E sulla qualificazione ai prossimi Mondiali:
“Sono superconvinto che questa squadra ci andrà. E se non sarà col primo posto, ci riuscirà tramite i playoff. Ho grande fiducia nei ragazzi.”
Un addio pieno di amarezza, ma anche di consapevolezza
Spalletti non ha nascosto la delusione e la difficoltà emotiva delle ultime ore:
“Non ho dormito. Nulla mi scivola addosso, nemmeno le vittorie. Ho commesso degli errori, se siamo qui vuol dire che qualcosa non ha funzionato. Alcune scelte non hanno pagato, ma molte situazioni sono esplose all’improvviso.”
Ha sottolineato anche la mancanza di condizioni ottimali in preparazione al match chiave contro la Norvegia:
“Loro avevano già fatto due amichevoli, noi siamo arrivati con giocatori stanchi dalla Champions e altri indisponibili. Ma non cerco scuse. Oggi farò la riunione tecnica migliore della mia carriera. I ragazzi lo sanno, voglio uscire con una vittoria.”
Il futuro della panchina azzurra
Secondo indiscrezioni, il principale candidato alla successione sarebbe Claudio Ranieri, reduce da una salvezza miracolosa con il Cagliari. Spalletti ha già fatto sapere di sostenerlo apertamente:
“Se sarà lui, tiferò per lui. È un grande uomo di calcio.”