Il rapporto tra Victor Osimhen e il Napoli sembra giunto al capolinea, ma senza una vera conclusione. Dopo mesi di tensioni, promesse mancate e corteggiamenti internazionali, il centravanti nigeriano resta una questione irrisolta per il club azzurro.
Napoli, Osimhen, separazione annunciata: il no all’Al Hilal e l’ombra di un ritorno forzato
Il no ribadito all’Al Hilal, nonostante la proposta faraonica da 35 milioni di euro per tre anni, lascia il Napoli con un problema aperto: gestire un patrimonio tecnico ed economico ingombrante e ormai fuori dal progetto.
Osimhen vuole restare in Europa
Il desiderio del giocatore è chiaro: restare nel calcio europeo. Premier League in primis, con Chelsea, Arsenal e Manchester United sullo sfondo, ma anche il PSG, che in passato ha tentato il colpo doppio con Kvaratskhelia. Al momento, però, non si registra alcuna offerta concreta che soddisfi le richieste di De Laurentiis, che per liberarlo pretende il pagamento della clausola da 75 milioni, valida solo per l’estero.
Il caso Galatasaray e il prestito “shock”
Nel settembre 2024, Osimhen ha sorpreso tutti accettando un prestito secco al Galatasaray. Una soluzione temporanea, ma clamorosa, che ha dato risultati eccezionali: 37 gol in 41 presenze e una rinascita tecnica che ha riacceso l’interesse dei club. Nonostante questo, la sua permanenza al Napoli appare sempre più impraticabile.
Il rinnovo, i bonus e un addio rimandato
Dopo un lungo braccio di ferro, l’attaccante aveva rinnovato il contratto fino al 2026 (con opzione per il 2027), percependo 11 milioni lordi a stagione. Ma quel patto, nato per evitare la fuga a parametro zero, si è trasformato in una gabbia per entrambe le parti: per il Napoli, che non può permettersi di perdere il valore economico del giocatore; per Osimhen, che si ritrova a vivere da separato in casa.
Conte e il ritiro di luglio: conto alla rovescia
Il 15 luglio si avvicina: è la data del raduno del Napoli di Antonio Conte a Dimaro. Se entro quella data non ci sarà una cessione ufficiale, Osimhen sarà tenuto a presentarsi in ritiro. Salvo certificato medico, il centravanti dovrà rispondere alla convocazione, con tutte le implicazioni tecniche e ambientali del caso.
Il Napoli va avanti, ma il nodo resta
Nel frattempo, il Napoli prova a guardare oltre. L’arrivo di Kevin De Bruyne testimonia la volontà della società di rinnovarsi con ambizione. Ma la gestione del “caso Osimhen” resta un banco di prova cruciale. Rifiutare 75 milioni potrebbe rivelarsi un rischio pesante, anche per un club che ha sempre fatto dell’autonomia economica e progettuale un punto di forza.
Conclusione: un addio ancora da scrivere
Osimhen è prigioniero delle sue ambizioni e delle scelte del passato. Il Napoli, a sua volta, è bloccato da una valutazione economica altissima e da un rapporto umano ormai logorato. Le prossime settimane saranno decisive: tra nuovi contatti, rilanci e strategie, servirà trovare una soluzione. Prima che dal calesse si scenda davvero — e senza che resti nemmeno un ricordo romantico.