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Napoli, trampolino per la panchina azzurra: quando l’azzurro partenopeo anticipa quello della Nazionale

Gattuso

Da Spalletti a Lippi, da Gattuso a Ventura: il legame tra il Napoli e le panchine delle Nazionali è una costante nella storia recente del calcio italiano (e non solo). Ora tocca proprio a Ringhio, riporta Sportmediaset…

Napoli, trampolino per la panchina azzurra: quando l’azzurro partenopeo anticipa quello della Nazionale

Napoli come anticamera della Nazionale? I numeri e i nomi sembrano confermare questa suggestione. La recente ascesa di Gennaro Gattuso verso la panchina dell’Italia riaccende un filo conduttore che unisce l’azzurro del Napoli a quello della Nazionale. E non si tratta certo di un caso isolato.

Gattuso, ora tocca a lui
Con la rinuncia definitiva di Claudio Ranieri e la necessità di voltare pagina dopo l’uscita di Luciano Spalletti, la FIGC ha individuato in Gattuso il nuovo possibile commissario tecnico. I contatti si sono intensificati nei giorni scorsi e, pur mancando ancora l’intesa formale, la direzione sembra tracciata. Fondamentale il ruolo di Gigi Buffon, attuale capo delegazione azzurro e grande sostenitore dell’ex centrocampista del Milan, oggi tecnico in cerca di riscatto.

Gattuso, che in carriera da allenatore ha conquistato una Coppa Italia nel 2020 proprio con il Napoli, potrebbe così ritrovare la maglia che da giocatore ha onorato fino al trionfo mondiale del 2006.

Napoli e Nazionale: una storia parallela
Non è la prima volta che la panchina del Napoli anticipa quella azzurra. L’esempio più recente è Luciano Spalletti, campione d’Italia sotto il Vesuvio, poi ct dopo le dimissioni di Roberto Mancini, fino al recente esonero. Prima di lui c’era stato Marcello Lippi, che nei primi anni ’90 guidò il Napoli prima di diventare il commissario tecnico del trionfo mondiale del 2006.

Due percorsi, una sola direzione
Ci sono poi i casi di chi ha seguito il percorso inverso. Antonio Conte e Roberto Donadoni, per esempio, sono approdati al Napoli dopo aver guidato la Nazionale. Esperienze differenti, ma che confermano quanto le due panchine siano spesso interconnesse.

Non solo Italia
Questa curiosa “tradizione” non si limita all’Italia. Carlo Ancelotti, che a Napoli non è riuscito a lasciare un’impronta significativa, è oggi atteso da una delle sfide più affascinanti della sua carriera: la guida tecnica del Brasile. Allo stesso modo, Edi Reja, benvoluto ai tempi napoletani, è stato apprezzato ct dell’Albania, mentre Rudi Garcia, reduce da un’esperienza fallimentare al Maradona, tenta la rivincita con il Belgio.

Il passato insegna
Tornando indietro nel tempo, non mancano altri esempi. Giampiero Ventura, dopo la sua parentesi partenopea, visse una delle pagine più buie della storia recente della Nazionale nel 2017. Claudio Ranieri ha allenato il Napoli e poi guidato la Grecia. Indimenticabili poi i passaggi di Franco Scoglio, tra Tunisia e Libia prima del ritorno a Napoli, e Vujadin Boskov, tecnico del Napoli a metà anni ’90 e poi ct della Jugoslavia a Euro 2000.

Napoli e l’azzurro: un binomio che continua
Vedi Napoli e poi… diventi ct? La storia sembra suggerirlo. Se Gattuso dovesse ufficialmente accettare l’incarico, sarebbe l’ennesimo tassello di un mosaico che da anni collega il destino del club partenopeo a quello della Nazionale.

Un legame che affonda le sue radici in valori, passione e cultura calcistica. E che, a quanto pare, continua a produrre frutti.