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Mondiale per club, Lautaro risponde a Ramos, ma l’Inter delude all’esordio: 1-1 con il Monterrey

MILAN, ITALY - APRIL 26: Lautaro Martinez of FC Internazionale is challenged by Bremer of Juventus FC during the Coppa Italia Semi Final between FC Internazionale and Juventus FC at Giuseppe Meazza Stadium on April 26, 2023 in Milan, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Debutto tra luci e ombre per i nerazzurri al Mondiale per Club. Messicani avanti con Sergio Ramos, pareggia Lautaro. I ragazzi di Chivu ora si giocano il passaggio del turno sabato contro l’Urawa Red Diamonds.

Mondiale per club, Lautaro risponde a Ramos, ma l’Inter delude all’esordio: 1-1 con il Monterrey

Esordio complicato per l’Inter nel Mondiale per Club 2025. Allo stadio Rose Bowl di Pasadena, i nerazzurri si fermano sull’1-1 contro i messicani del Monterrey, al termine di una gara dal doppio volto. Non basta il gol del capitano Lautaro Martínez per cancellare la delusione europea e rilanciare le ambizioni in campo internazionale. Il pareggio, infatti, complica il cammino del gruppo E: la prossima gara contro i giapponesi dell’Urawa Red Diamonds (sabato 21 giugno, ore 21 italiane) sarà già decisiva.

Primo tempo: Inter opaca, Monterrey cinico
L’avvio della nuova era targata Chivu non entusiasma. Il tecnico romeno, alla sua prima ufficiale dopo la breve gestione post-Inzaghi, conferma l’impianto del 3-5-2 e sceglie la continuità. Tuttavia, i nerazzurri faticano a trovare fluidità e intensità: ritmi bassi, manovra prevedibile, scarsa intesa tra Esposito e Lautaro.

L’occasione più nitida arriva a metà frazione, quando Barella serve in profondità Darmian, che però spreca malamente. È invece un errore di Bastoni a concedere al Monterrey la chance per passare: corner nato da un tiro di Ocampos e colpo di testa vincente di Sergio Ramos, che anticipa Acerbi e sovrasta Pavard. Il gol sveglia il pubblico e, finalmente, anche l’Inter.

Carlos Augusto si accende sulla fascia sinistra e, dopo aver sfiorato l’assist per Esposito, trova Lautaro in area: il capitano nerazzurro sfrutta al meglio una punizione ben battuta da Asllani e punisce una linea difensiva messicana inspiegabilmente alta.

Secondo tempo: cresce l’Inter, ma senza concretezza
Nella ripresa si vede qualcosa in più. Chivu inserisce Luis Henrique, arretrando Darmian in difesa, e poi cambia modulo con l’ingresso di Sucic: il croato affianca Barella a centrocampo, mentre Mkhitaryan agisce tra le linee. Successivamente, entrano anche Thuram e Zalewski, con l’Inter che passa al 3-4-2-1.

L’assetto offensivo garantisce maggiore spinta e pressing alto, ma i nerazzurri continuano a essere imprecisi negli ultimi metri. Barella sfiora il vantaggio su azione di Bastoni, poi è Canales a colpire un clamoroso palo dal limite, mettendo i brividi a Sommer.

Nel finale, Lautaro e Zalewski sprecano due buone occasioni per chiudere i conti. Al 93’ è addirittura il Monterrey a sfiorare il colpaccio con Deossa, fermato in extremis. Alla fine, il pareggio premia più i messicani, mentre l’Inter esce dal campo con molti interrogativi.

Prime indicazioni e nodo difesa
I segnali positivi non mancano: la reazione dopo lo svantaggio, l’impatto di alcuni nuovi innesti come Luis Henrique e Sucic, la voglia di aggredire alti gli avversari. Tuttavia, le lacune restano evidenti: la difesa continua a concedere troppo, l’attacco manca di alternative valide oltre ai titolari, e la condizione fisica è ancora lontana dal top.

Chivu avrà poco tempo per trovare le contromisure. Contro l’Urawa Red Diamonds non si potrà sbagliare: serve una vittoria per continuare a inseguire il sogno mondiale.