Nel quadro dell’inchiesta Prisma, che ha scosso la Juventus sia sul piano sportivo che giudiziario, Andrea Agnelli e alcuni ex dirigenti del club bianconero — tra cui Pavel Nedved e Fabio Paratici — hanno formalmente richiesto il patteggiamento.
Inchiesta Prisma, Agnelli e gli ex dirigenti Juventus puntano al patteggiamento: chiusura vicina per il filone penale
La mossa mira a definire la loro posizione in via anticipata rispetto al procedimento penale in corso presso il Tribunale di Torino, evitando un processo dibattimentale e puntando, in caso di accoglimento, a pene sospese.
Una vicenda che affonda le radici nei bilanci juventini
L’indagine, avviata dalla Procura di Torino, ha avuto come oggetto le operazioni di bilancio della Juventus nelle stagioni precedenti, con particolare attenzione a presunti illeciti legati a plusvalenze artificiali, false comunicazioni sociali, ostacolo alla vigilanza e aggiotaggio informativo. Reati che, se confermati, coinvolgerebbero la gestione economico-finanziaria del club sotto la presidenza di Agnelli.
L’inchiesta ha già avuto conseguenze sul piano sportivo, comportando nella stagione 2022-2023 una penalizzazione di 15 punti in Serie A, poi parzialmente rivista. Ora, la strategia difensiva degli ex dirigenti mira a chiudere il contenzioso giudiziario, confermando una disponibilità al patteggiamento con pene contenute e sospese.
Il ruolo di Arrivabene e la richiesta di non luogo a procedere
Discorso diverso per Maurizio Arrivabene, ex amministratore delegato della Juventus. Per lui, la Procura ha richiesto il non luogo a procedere, ritenendo probabilmente non sufficienti gli elementi per sostenere l’accusa in giudizio. Una posizione che potrebbe rafforzare la linea difensiva di altri indagati, ma che va valutata attentamente nel contesto delle singole responsabilità.
La prossima scadenza: 22 settembre
La decisione finale spetta al giudice per l’udienza preliminare Anna Maria Gavoni, chiamata a pronunciarsi il prossimo 22 settembre. In quella sede verrà stabilito se accogliere le richieste di patteggiamento o disporre l’eventuale rinvio a giudizio per gli imputati che non avranno definito la propria posizione.
Verso la chiusura del filone penale
La richiesta di patteggiamento, avanzata in accordo con la società Juventus, appare come un tentativo di mettere un punto definitivo alla vicenda giudiziaria, che ha già inciso sull’immagine del club e sulla carriera dei dirigenti coinvolti. In caso di esito positivo, il procedimento si chiuderebbe con pene concordate e senza necessità di ulteriori sviluppi in aula.
Questa fase rappresenta dunque un passaggio cruciale: la vicenda Prisma, che ha segnato uno dei periodi più turbolenti della storia recente del calcio italiano, si avvia verso un epilogo giuridico che potrebbe fare scuola anche in futuro su temi delicati come la trasparenza finanziaria e la responsabilità dirigenziale nello sport professionistico.