La società blucerchiata deve onorare obblighi economici cruciali entro la fine del mese. Senza risorse urgenti, il rischio di penalizzazione e crisi sportiva è concreto.
Sampdoria, corsa contro il tempo: servono 9 milioni entro luglio per evitare la penalizzazione. Il club lotta per sopravvivere
Dopo aver conquistato la permanenza in Serie B grazie alla vittoria nei playout, il futuro della Sampdoria si presenta carico di incertezze. La salvezza ottenuta sul campo ha regalato un sollievo momentaneo ai tifosi blucerchiati, ma fuori dal rettangolo di gioco il club è costretto a fronteggiare problemi ben più gravi e imminenti.
Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, la società ligure dovrà reperire entro il 31 luglio circa 9 milioni di euro per rispettare una serie di obblighi finanziari legati alle ultime sessioni di calciomercato. In caso contrario, la Samp rischierebbe sanzioni sportive, comprese possibili penalizzazioni in classifica, oltre a ulteriori danni patrimoniali.
Una situazione fragile: tra eredità pesanti e obiettivi minimi
La Sampdoria, guidata dal presidente Matteo Manfredi, prosegue il faticoso percorso di risanamento avviato dopo il collasso economico ereditato dalla gestione Ferrero. Il piano di ristrutturazione, attualmente sotto la supervisione del tribunale, si basa su una delicata catena di equilibri economici che impone al club di agire con estrema cautela, sia sul fronte gestionale che su quello sportivo.
Il consiglio di amministrazione ha recentemente preso atto delle dimissioni di Maheta Molango, aprendo alla nomina di un nuovo consigliere. Un piccolo segnale di vita istituzionale, mentre sul piano sportivo la situazione resta confusa: manca ancora l’allenatore e il direttore sportivo Andrea Mancini dovrà operare con risorse minime, pari a circa 100mila euro, per costruire una rosa che dovrà lottare per una nuova salvezza.
Tra le ipotesi per la panchina figurano soluzioni interne come Lombardo e Gregucci, oppure profili emergenti come Donati.
Monte ingaggi da ridurre e obblighi da rispettare: le priorità
Dal punto di vista economico, le priorità sono chiare ma complesse. La società punta a ridurre il monte ingaggi da 23 a 15 milioni di euro attraverso la fine di contratti pesanti, cessioni mirate e, se necessario, incentivi all’esodo. Tuttavia, l’attenzione massima è rivolta agli obblighi di riscatto già sottoscritti nelle precedenti sessioni di mercato, spesso con modalità forzate a causa delle restrizioni imposte dal piano di ristrutturazione.
Entro il termine di luglio, la Sampdoria dovrà versare circa 8,7 milioni di euro più bonus per onorare gli accordi con diverse società:
4,4 milioni di euro al Como per i riscatti di Bellemo, Ghidotti e Ioannou (quest’ultimo potrebbe trasferirsi all’Empoli, ma il club doriano deve prima saldare il debito per formalizzare la cessione).
2,5 milioni di euro al Cosenza per il riscatto di Tutino.
Altre somme minori legate a bonus e clausole ancora attive.
Senza il pagamento di queste cifre, oltre ai danni d’immagine e patrimoniali, la Samp rischierebbe penalizzazioni sportive che potrebbero compromettere la stagione prima ancora di iniziare.
La sfida di Manfredi: reperire liquidità o rischiare il tracollo
Il presidente Manfredi dovrà trovare nuove risorse in tempi strettissimi. Tra le possibili soluzioni si fa strada, ancora una volta, il nome dell’investitore asiatico Joseph Tey, già coinvolto nel salvataggio precedente. Tuttavia, i capitali devono arrivare con certezza e rapidità, perché il piano di ristrutturazione concordato si fondava su un obiettivo di ritorno immediato in Serie A, obiettivo sfumato con la permanenza in cadetteria.
La mancata promozione, infatti, ha privato il club di ricavi vitali, e ora servono iniezioni di liquidità per evitare un default sportivo e finanziario.
Salvezza come unico obiettivo realistico
In questo contesto, parlare di ambizioni superiori appare fuori luogo. Se dodici mesi fa puntare alla semplice salvezza poteva sembrare riduttivo, oggi si tratta dell’unico traguardo concretamente perseguibile. Prima ancora di pensare a una rosa competitiva, la Sampdoria deve garantire la propria sopravvivenza societaria.
Il ritiro estivo a Ponte di Legno (22 luglio – 1 agosto) segna un tentativo di normalità, ma la vera partita si gioca lontano dal campo, tra bilanci da riequilibrare e scadenze da rispettare.