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Milan, Maignan nuovo capitano: prima fascia a uno straniero dopo 64 anni

Una scelta storica, simbolica e ricca di significati: il portiere francese Mike Maignan è ufficialmente il nuovo capitano del Milan. Era dal 1961 che un calciatore straniero non indossava la fascia rossonera a inizio stagione. Allora fu Nils Liedholm. Oggi, più di sei decenni dopo, è il turno di “Magic Mike”.

Milan, Maignan nuovo capitano: prima fascia a uno straniero dopo 64 anni

Il nuovo corso del Milan targato Max Allegri parte con una scelta chiara sul piano gerarchico: Mike Maignan sarà il leader tecnico e carismatico della squadra. Una decisione che mette fine a ogni incertezza, confermando ciò che sul campo era già apparso evidente nella scorsa stagione, quando il portiere aveva guidato la squadra con la fascia in diverse occasioni, pur senza investitura ufficiale.

Nonostante un contratto in scadenza nel 2026, Allegri ha deciso di puntare su Maignan senza esitazioni, consegnandogli un ruolo centrale anche in ottica futura. È un segnale importante per il giocatore, ma anche per lo spogliatoio e l’intero ambiente milanista.

Una fascia che pesa: non solo simbolo
Essere capitano di un club come il Milan non è solo una formalità. La fascia rappresenta prestigio, carisma, responsabilità. Significa essere punto di riferimento, mediatore tra squadra e staff, e volto pubblico in campo e fuori. È un ruolo che pesa, e che spesso viene assegnato per anzianità, appartenenza o storia personale con il club.

Nel caso di Maignan, però, si parla di leadership naturale, impatto immediato e mentalità vincente, qualità che lo hanno reso una figura di spicco fin dal suo arrivo da Lille nel 2021. Ed è proprio questa capacità di imporsi che ha convinto Allegri a formalizzare ciò che ormai era consolidato nei fatti.

Un capitano straniero dopo sei decenni: l’ultimo fu Liedholm
La nomina di Maignan rappresenta anche un evento storico per il Milan. L’ultimo calciatore straniero a iniziare una stagione con la fascia da capitano fu Nils Liedholm nel 1961. Da allora, i leader rossoneri sono stati sempre italiani: da Gianni Rivera a Franco Baresi, da Paolo Maldini a Massimo Ambrosini, fino a Riccardo Montolivo e Davide Calabria.

Una tradizione lunga e prestigiosa che oggi si interrompe, a testimonianza del nuovo corso che il club vuole intraprendere: più internazionale, più pragmatico, meno legato alle logiche “romantiche” del passato.

Capitani di Serie A: continuità, militanza e identità
Maignan si unisce così al gruppo dei capitani ufficiali di Serie A per la stagione 2025-26. La parola d’ordine in molte squadre è continuità. Diciotto club hanno confermato i loro leader, con pochi cambi rispetto alla passata stagione. E nella maggior parte dei casi, la fascia va ancora a giocatori veterani.

Tra i capitani più longevi:

Domenico Berardi (Sassuolo): indossa la fascia dal 2018, ha giocato tutta la carriera nel club neroverde.

Lorenzo Pellegrini (Roma): cresciuto nel vivaio giallorosso, capitano dal 2021.

Matteo Bianchetti (Cremonese) e Andrea Caracciolo (Pisa): leader rispettivamente dal 2021.

Tra i top club:

Lautaro Martinez (Inter): sette anni in nerazzurro, capitano dal 2023.

Marten de Roon (Atalanta): altro simbolo di fedeltà, capitano dal 2023.

Giovanni Di Lorenzo (Napoli): dal 2022 ha portato la fascia anche durante la vittoria dello scudetto.

Manuel Locatelli (Juventus): ha ottenuto la fascia nella nuova era di Thiago Motta.

Mattia Zaccagni (Lazio): successore di Ciro Immobile, è la nuova guida biancoceleste.

In alcuni casi la fascia è solo simbolica: Pavoletti (Cagliari), Gabrielloni (Como) e De Silvestri (Bologna) hanno ruoli di leadership all’interno del gruppo, ma difficilmente saranno titolari fissi.