Repubblica – Il Napoli torna in Champions con lo scudetto in petto e molta autostima in più!
Sono passati 18 mesi dall’ultima volta e per il Napoli c’è un motivo di orgoglio in più: tornare in Champions League dalla porta principale, con lo scudetto cucito sulle maglie di campione d’Italia. Again, un anno e mezzo esatto dopo. Ma con molta autostima in più e tante armi per dare l’assalto anche all’Europa, che gli azzurri sono pronti a utilizzare già nel durissimo esordio di stasera (ore 21) nella tana quasi inespugnabile del City. L’avventura inizia all’Etihad Stadium di Manchester con 2700 tifosi al seguito, guidati da Aurelio De Laurentiis. È la grande notte di Kevin De Bruyne, che sfida da ex la squadra di cui per nove stagioni è stato il leader indiscusso e che ha guidato alla conquista di una valanga di trofei da capitano. L’asso belga non ama però gli eccessi e per questo ha preferito passare la vigilia in silenzio, lasciando le luci della ribalta a Antonio Conte e Giovanni Di Lorenzo. La notte prima dell’esame è stata per il Napoli più dolce che tormentata, visto che il ritorno in Champions può essere vissuto senza le pressioni forti del campionato, dove la squadra di Conte deve difendere il suo titolo.
«Qui siamo invece per imparare dai maestri, sperando con il tempo da buoni allievi di superarli», è stato infatti il mantra della lunga vigilia del tecnico, molto prudente anche dopo il suo sbarco in Inghilterra durante la conferenza all’Etihad Stadium. «Venire da queste parti fa sempre piacere, ho avuto il piacere di fare due esperienze in panchina con top club come Chelsea e Tottenham. C’è un livello molto alto e allenare in Premier è gratificante. Lo stesso vale per il nostro ritorno in Europa, perché ci tocca subito una delle squadre migliori del continente. Ma noi arriviamo con lo scudetto sulla maglia e abbiamo voglia di confrontarci con queste realtà così importanti, per capire a che punto è il nostro processo di crescita. La difficoltà della nuova formula si è già vista nella scorsa stagione, con grandi club costretti agli spareggi. Il livello è alto e non bisogna sottovalutare nessuno. Noi abbiamo entusiasmo e gioia, perché questa è una competizione a cui tutti noi vogliamo partecipare. Prendiamo le cose positive, senza però dimenticarci che per il momento siamo chiamati a concentrarci su questo avvio di stagione. De Bruyne? Gli ho chiesto delle informazioni all’inizio sulla mia emozione. Poi sono certo che come sempre darà il massimo».
Carico anche Di Lorenzo, che con i suoi compagni di reparto avrà il compito di tenere a bada Haaland. «Affronteremo un attaccante fortissimo, come lo sono del resto i suoi compagni. Servirà molta attenzione pure con Doku, per esempio. Io cercherò di proteggere la mia zona, ma appena possibile anche di ripartire. C’è grande entusiasmo per essere di nuovo in Champions League, la gioia di confrontarsi con tutte le big d’Europa. Conte ci ha dato un piano per la partita e con le nostre armi dovremo fare il massimo per esequirlo, sbagliando il meno possibile e senza porci limiti. Ci teniamo a capire a che livello siamo arrivati. Consigli da De Bruyne? Non ce ne ha dati tanti, a dire il vero. È un ragazzo che si è presentato dal primo giorno con grande umiltà e sono certo che al suo ritorno da ex Manchester avrà l’accoglienza che merita». L’amarcord terminerà però al fischio d’inizio. La parola – dopo 18 mesi di lungo esilio dall’Europa – sta finalmente per ripassare al campo.
Carlo Gioia