La sconfitta per 2-0 subita dal Napoli di Antonio Conte contro il Manchester City non rappresenta soltanto un passo falso nella fase iniziale della nuova Champions League, ma si inserisce in una lunga tendenza che accompagna la carriera europea dell’allenatore salentino.
Conte e la Champions, un rapporto difficile: 14ª sconfitta in carriera contro il Manchester City
Per Conte, infatti, si tratta della quattordicesima sconfitta in carriera nella massima competizione europea per club. Un dato che conferma come la Champions League resti il terreno più ostico per un tecnico che, nei campionati nazionali, ha invece costruito una reputazione vincente.
I numeri di Conte in Champions League
Il bilancio complessivo parla chiaro:
15 vittorie,
14 pareggi,
14 sconfitte.
Un ruolino di marcia che, a differenza delle competizioni domestiche (dove la sua media punti supera i 2,40 a partita e conta titoli vinti in Italia e in Premier League), mette in evidenza le difficoltà del tecnico a imporsi con continuità in Europa.
Le eliminazioni europee: una costante amara
Analizzando le sei campagne europee già disputate da Conte in Champions League emergono limiti evidenti:
Tre eliminazioni ai gironi (due con l’Inter, una con la Juventus),
Due eliminazioni agli ottavi (Chelsea e Tottenham),
Un’eliminazione ai quarti (Juventus).
Nessuna semifinale né finale raggiunta, un traguardo che pesa sulla sua immagine internazionale, soprattutto se confrontata con i successi ottenuti nei campionati.
I risultati con i diversi club
Juventus: 6 vittorie, 4 pareggi, 4 sconfitte.
Inter: 3 vittorie, 4 pareggi, 5 sconfitte.
Chelsea: 3 vittorie, 3 pareggi, 2 sconfitte.
Tottenham: 2 vittorie, 3 pareggi, 2 sconfitte.
Con il Napoli, Conte ha appena iniziato il suo percorso europeo, e la speranza dell’ambiente partenopeo è che l’esperienza dei nuovi innesti — in particolare quella di Kevin De Bruyne — possa contribuire a invertire questa tendenza.
Prossimi impegni più abbordabili per il Napoli
Dopo l’ostacolo Manchester City, i prossimi avversari degli azzurri sembrano sulla carta meno proibitivi: Sporting Lisbona, PSV Eindhoven, Eintracht Francoforte, Qarabag, Benfica e Copenaghen. Sarà in queste sfide che Conte avrà l’opportunità di migliorare il proprio bilancio in Champions e dimostrare che la sua fama di “tecnico da campionato” può estendersi anche al palcoscenico europeo.