Gerard Deulofeu non molla. Dopo oltre un anno di sofferenze, il talento spagnolo dell’Udinese continua a lavorare senza sosta per superare i gravi problemi al ginocchio che hanno condizionato la sua carriera. Un calvario che sembrava senza fine, ma che ora lascia intravedere segnali di speranza.
Deulofeu non si arrende: “Voglio tornare, l’Udinese mi aspetta”
In un’intervista a Flashscore, l’ex Barcellona e Milan ha parlato delle sue condizioni fisiche, della voglia di rientrare e del legame speciale che lo lega alla famiglia Pozzo e al club friulano.
Deulofeu: “Voglio fare la storia, per me e per la mia famiglia”
Parole cariche di determinazione quelle del fantasista spagnolo:
“Sarà molto difficile, ma voglio fare la storia. Penso di poter essere il giocatore che è stato indisponibile per più tempo e che è riuscito a tornare in campo. Sarebbe un record magnifico e bellissimo per me. Voglio farlo per la mia famiglia e per i miei figli: sono nati sapendo che sono un calciatore e ora che sono più grandi mi chiedono di tornare. Questo mi spezza il cuore”.
I progressi nella riabilitazione
Il percorso resta lungo, ma i miglioramenti sono evidenti:
“C’è guarigione nella zona della cartilagine, perché senza di essa – con l’osso che urta contro l’osso – sarebbe impossibile tornare. Prima riuscivo ad allenarmi un giorno e poi dovevo fermarmi due. Ora il ginocchio sta reagendo meglio e, anche se il ritorno sembra ancora lontano, è un buon segnale”, ha spiegato Deulofeu.
Il legame con l’Udinese e la famiglia Pozzo
Lo spagnolo non ha nascosto la gratitudine nei confronti della società:
“Sono qui da due anni e mezzo e sono fortunato ad avere una squadra, un presidente e dei compagni che mi stanno aspettando. Posso allenarmi ogni giorno nel mio stadio e questo mi dà grande forza. Con la famiglia Pozzo ho un rapporto spettacolare: mi hanno dato questa opportunità e mi aspettano. Spero di ripagare la loro fiducia con il mio ritorno”.
Una sfida oltre il calcio
Per Deulofeu la sfida è ormai più grande di un semplice rientro in campo: è una battaglia personale, un messaggio di resilienza e amore per il calcio. L’Udinese, i tifosi e la sua famiglia rappresentano le motivazioni principali per un ritorno che avrebbe il sapore dell’impresa.