Dal Braga allo Sporting, il Napoli torna a vincere in Champions dopo un anno di assenza. Con Antonio Conte al timone, gli azzurri ritrovano ambizione e sognano di diventare protagonisti anche in Europa.
Napoli, ritorno al futuro: dall’ultima vittoria col Braga al trionfo sullo Sporting
Dopo quasi due anni il Napoli torna ad assaporare il gusto dolce di una vittoria in Champions League. L’ultima risaliva al 20 settembre 2023, quando gli azzurri superarono proprio per 2-1 il Braga al “Maradona”, conquistando il passaggio agli ottavi di finale. Era un’altra era, in panchina c’era Rudi Garcia, il tecnico francese oggi alla guida del Belgio, reduce da una scelta simbolica e coraggiosa: togliere la fascia di capitano a Kevin De Bruyne per affidarla a Youri Tielemans, nel segno di una rifondazione generazionale.
Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata tanta. Dopo un anno di assenza dalle competizioni europee, il Napoli è tornato ieri a vincere proprio contro un’altra portoghese, ma stavolta di altro rango: i campioni in carica dello Sporting Lisbona, piegati al “Maradona” con un convincente 2-1. Una coincidenza dal sapore quasi simbolico, come se il destino avesse voluto chiudere un cerchio e aprirne subito un altro.
Il cambiamento non riguarda solo la panchina. La Società Sportiva Calcio Napoli si è trasformata profondamente nel suo assetto: dall’arrivo di Antonio Conte come vero e proprio general manager, alla costruzione di una rosa pensata per essere subito competitiva, con investimenti mirati e pronti all’uso. Non più un club che vive di plusvalenze e cicli brevi, ma una realtà che vuole imporsi da protagonista in Italia e in Europa.
“Il Napoli partecipa alle competizioni da assoluta protagonista”, ha dichiarato Conte nel post partita, ribadendo che il successo contro lo Sporting non è un punto d’arrivo, ma il primo tassello di un cammino europeo da percorrere con coraggio e consapevolezza.
Il destino, ancora una volta, passa dal Portogallo.E chissà che questa volta, proprio insieme, il Napoli e Antonio Conte non possano davvero diventare grandi INSIEME in Europa.
a cura di Davide Maria Pellegrino.