La Procura indaga sul falso in bilancio, ma la Figc non riaprirà il caso sportivo Le nuove ricostruzioni pubblicate da la Repubblica sulle presunte plusvalenze fittizie del Napoli non cambiano lo scenario giudiziario in ambito sportivo.
Plusvalenze Napoli, cosa rischia il club e qual è la posizione di De Laurentiis
Le carte della Procura di Roma, contenenti anche intercettazioni e documenti legati alle operazioni di mercato, erano già state trasmesse alla Figc lo scorso aprile. Il procuratore federale Giuseppe Chinè aveva deciso di archiviare il fascicolo, non ravvisando elementi sufficienti per riaprire un procedimento nei confronti della società azzurra.
In sostanza, il Napoli non rischia alcuna sanzione sportiva: né punti di penalizzazione né riapertura del processo sulle plusvalenze.
Il precedente giudiziario: due gradi di giudizio e doppia assoluzione
Le operazioni sotto la lente d’ingrandimento sono quelle relative agli acquisti di Kostas Manolas e Victor Osimhen.
Il Napoli era già stato giudicato in due diversi gradi di giustizia sportiva, con riferimento agli articoli 4, 6 e 31 del Codice di Giustizia Sportiva, e in entrambi i casi era stato assolto.
La decisione della Figc di non riaprire il fascicolo conferma dunque che non sono emersi nuovi elementi di natura sportiva tali da ribaltare le sentenze precedenti.
Il processo penale e le accuse a De Laurentiis
Diversa invece la situazione sul piano penale.
Il presidente Aurelio De Laurentiis è stato rinviato a giudizio dalla Procura di Roma con l’accusa di falso in bilancio, in relazione alle stagioni 2019, 2020 e 2021.
Secondo l’accusa, alcune operazioni contabili legate agli acquisti di Manolas e Osimhen avrebbero permesso di gonfiare artificialmente le plusvalenze, alterando i bilanci della società.
La prima udienza preliminare, inizialmente prevista per settembre, è stata rinviata al 6 novembre 2025.
In quella sede, la difesa del presidente azzurro avrà l’occasione di presentare le proprie argomentazioni e chiedere l’eventuale archiviazione.
La linea difensiva del Napoli: “Abbiamo sempre rispettato le regole”
Attraverso i propri legali, De Laurentiis ha già fatto sapere di essere “sereno e fiducioso” sull’esito del procedimento.
“Il presidente è convinto di poter dimostrare la totale correttezza delle operazioni condotte dal Napoli – hanno spiegato i difensori –. Il club ha sempre operato nel pieno rispetto delle norme contabili e sportive, con la trasparenza che da sempre contraddistingue la gestione societaria”.
La posizione ufficiale del club resta dunque di piena fiducia nella giustizia ordinaria, ribadendo che ogni passaggio amministrativo è stato conforme ai principi contabili e alle regole della Lega Serie A.
Cosa succede ora
Il Napoli non rischia sanzioni sportive né penalizzazioni in classifica.
Il procedimento in corso riguarda esclusivamente il profilo penale e coinvolge De Laurentiis a titolo personale.
Solo in caso di condanna definitiva, e qualora venissero accertate irregolarità gravi nei bilanci, potrebbero emergere ripercussioni indirette sul club, ma allo stato attuale non vi sono provvedimenti in vista da parte della giustizia sportiva.



