Repubblica – Napoli, il prossimo ciclo dirà tanto sulle ambizioni degli azzurri! Il punto sugli infortunati…
Ciak, si gioca. E lo si farà davvero tanto. È il fascino della doppia competizione. Il consiglio è uno solo: prendete appunti, perché in 22 giorni le partite sono addirittura 7. Da sabato 18 ottobre a domenica 9 novembre non ci sarà possibilità di respirare. La routine sarà sempre la stessa: si va in campo, poi due allenamenti (uno di solito è il defaticante) prima della prossima sfida. Il Napoli si gode ancora qualche ora di riposo ma da oggi pomeriggio andrà in apnea. Il ciclo tra ottobre e novembre dirà tanto sulle ambizioni degli azzurri che si stanno calibrando a giocare ogni tre giorni. Campionato e Champions League con l’obiettivo di essere sempre protagonisti. Le aspettative con lo scudetto sul petto non possono che essere alte e toccherà a Conte guidare la squadra verso risultati importanti, cercando di limitare l’effetto di un calendario così pieno. La prima settimana sarà già indicativa. Dopo il Torino di Baroni, il Napoli avrà due impegni complicati: la trasferta di Eindhoven contro il Psv (martedì 21) può dire molto sulle ambizioni dei campioni d’Italia in Champions. Quattro giorni più tardi, al Maradona, c’è già il primo incrocio scudetto con l’Inter di Chivu, altra sfida in cui sarà fondamentale conquistare un risultato positivo, non tanto per la classifica ma per la necessità di lanciare un segnale importante alla rivale più accreditata nella corsa tricolore. Poi il livello delle avversarie è meno complicato (sulla carta) col trittico Lecce, Como (che nello scorso campionato ha messo in difficoltà il Napoli) ed Eintracht Francoforte al Maradona, ma di facile non c’è proprio nulla. La chiusura è al Dall’Ara contro il Bologna, domenica 9 novembre.
Antonio Conte ovviamente dovrà lavorare su una doppia direzione per ottenere il meglio dal Napoli. La prima riguarda il recupero degli infortunati che hanno condizionato gli azzurri soprattutto in difesa. C’è da ritrovare la coppia titolare composta da Rrahmani e Buongiorno. Al momento sembrerebbe più vicino al rientro l’ex granata. L’obiettivo è tagliare il traguardo proprio contro il Toro in un match che per Buongiorno ha un sapore importante. Sarà decisiva questa settimana di allenamenti: l’idea è quella di rientrare in gruppo, per essere a disposizione e programmare il ritorno in campo, magari uno spezzone col Toro e la maglia da titolare ad Eindhoven. Rrahmani avrà bisogno di qualche giorno in più: l’obiettivo è averlo a disposizione contro l’Inter, che è poi lo stesso traguardo di Matteo Politano. Il 32enne romano potrebbe essere convocato prima (Eindhoven, ma c’è una speranza già per il Torino), in modo da rifinire al meglio la condizione in vista del big match contro i nerazzurri. Per Lobotka, invece, bisognerà avere pazienza. Nel mirino c’è la sfida con l’Eintracht del 4 novembre al Maradona. L’altra direzione da seguire, ovviamente riguarda l’utilizzo di tutta la rosa a disposizione: Neres già scalpita, ma servirà l’apporto anche di Noa Lang (rimasto a Castel Volturno durante la sosta e protagonista nell’amichevole contro l’Avellino), una variante importante nel 4-3-3. L’elenco delle alternative che si candidano è lungo: Gilmour dovrà sostituire Lobotka, ma avranno spazio Marianucci (potrebbe avere una nuova chance dopo San Siro) e gli stessi Vergara e Ambrosino, elogiati da Conte. Buone notizie sono arrivate anche da McTominay, in gol con la Scozia nel match di ieri contro la Bielorossia. Ciak, si gioca. E l’organico extra-large va sfruttato.
Carlo Gioia