Nel romanzo di Napoli-Inter c’è stato spazio anche per il plateale litigio a distanza fra Lautaro Martinez e Antonio Conte. Un battibecco scaturito al 61′ e che ha incendiato ulteriormente gli animi di una partita in cui non sono mancati gol, polemiche arbitrali e decisioni contestate. La ricostruzione e il precedente di 4 anni fa in nerazzurro.
Napoli-Inter, scintille tra Conte e Lautaro Martínez: il retroscena dietro l’accesa lite al Maradona
Non è stato un semplice Napoli-Inter quello andato in scena al Maradona.
Il big match, già segnato dalle polemiche per il rigore assegnato ai partenopei, è degenerato in un confronto acceso tra Antonio Conte e Lautaro Martínez.
Urla, gesti e vecchie ruggini hanno riacceso una tensione che affonda le radici nei due anni vissuti insieme all’Inter. Ecco cosa è successo realmente e da dove nasce l’attrito tra il tecnico salentino e il capitano nerazzurro.
Il caso al 61’: il banale scontro che accende la miccia
Tutto parte da un episodio apparentemente innocuo.
Al 61° minuto, Dumfries resta a terra dopo un contrasto con Olivera. Dalla panchina azzurra, Conte invita il suo giocatore a rialzarsi e a non accentuare la caduta: un gesto che provoca la reazione immediata dei nerazzurri e, in particolare, di Lautaro Martínez.
Secondo diversi labiali ripresi dalle telecamere, l’argentino avrebbe urlato verso il suo ex allenatore:
“Parli, parli ma ti caghi sotto”, accompagnando la frase con un gesto plateale.
Conte, visibilmente irritato, replica senza mezzi termini:
“Ridi su questo ca…”, il suo labiale captato a bordo campo.
L’arbitro Maurizio Mariani interviene solo per ammonire Conte, lasciando invece impunito Lautaro. La tensione, tuttavia, resta palpabile fino al triplice fischio.
Conte dopo la partita: “Battibecchi che fanno parte del gioco”
Nel dopopartita, Conte minimizza l’episodio. Intervistato da DAZN, il tecnico pugliese non vuole alimentare le polemiche, ma il nervosismo è evidente.
“In partite come questa certe scintille possono capitare”, dichiara l’allenatore del Napoli, cercando di stemperare i toni.
Poi, però, aggiunge una frase che lascia intravedere il punto dolente:
“Ho riportato l’Inter a vincere uno scudetto dopo dieci anni, spezzando la serie della Juventus. Lautaro è un grande giocatore, ma dal punto di vista umano lo conosco poco. Due anni non bastano per conoscere davvero un calciatore.”
Una risposta diplomatica solo in apparenza, che conferma come tra i due non sia mai sbocciata una vera sintonia personale.
Le radici del gelo: l’episodio del 2021 e la tensione mai sopita
Per capire le origini del contrasto tra Conte e Lautaro, bisogna tornare al 2021, quando i due condividevano lo spogliatoio dell’Inter.
Durante una gara contro la Roma, l’allenatore sostituì l’attaccante argentino, che reagì con rabbia calciando una bottiglietta e lasciandosi andare a parole pesanti.
Conte non la prese bene e lo affrontò pubblicamente:
“I calci in faccia te li devi dare, Lautaro! Fenomeno del cao!”**, urlò a bordo campo, in un dialogo diventato virale nei giorni successivi.
Solo l’intervento di Lele Oriali riportò momentaneamente la calma, ma l’episodio lasciò segni evidenti nel rapporto.
Da allora, tra i due è rimasto un rispetto professionale formale, privo però di reale empatia.
Una rivalità che resiste al tempo
L’alterco di Napoli-Inter è il riflesso di un legame mai del tutto ricomposto.
Conte e Lautaro rappresentano due personalità forti, competitive, abituate a dominare la scena.
Il loro passato condiviso all’Inter ha prodotto risultati importanti, ma anche tensioni latenti che sono riesplose nel contesto di una sfida ad altissima intensità emotiva.


