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IFAB, si va verso la rivoluzione del VAR: nuove regole su fuorigioco, doppie ammonizioni e tempi di gioco

Nel mondo del calcio, il 2026 potrebbe segnare un nuovo punto di svolta. L’IFAB (International Football Association Board), unico organo con il potere di modificare le Regole del Gioco, sta valutando una serie di innovazioni che potrebbero cambiare radicalmente il modo in cui si interpreta e si applica il regolamento.

IFAB, si va verso la rivoluzione del VAR: nuove regole su fuorigioco, doppie ammonizioni e tempi di gioco

Durante la recente riunione dei Football and Technical Advisory Panels (FAP-TAP), sono emerse proposte significative riguardanti l’uso del VAR, la gestione delle ammonizioni, la disciplina del fuorigioco e la riduzione delle interruzioni di gioco.

Estensione del VAR alle doppie ammonizioni: stop ai “casi Tomori”

Oggi il protocollo del VAR consente l’intervento solo in caso di espulsione diretta. Tuttavia, tra le novità più discusse c’è la possibilità di estendere la revisione video anche alle doppie ammonizioni, per correggere errori che finora restavano inappellabili.

Un caso emblematico è quello di Fikayo Tomori durante Empoli-Milan, quando il difensore venne espulso per somma di ammonizioni nonostante l’azione fosse viziata da un evidente fuorigioco. Con le nuove regole, episodi simili potrebbero essere rivalutati in tempo reale, garantendo maggiore equità e trasparenza.

Come spiegano da IFAB, “l’obiettivo è ridurre gli errori determinanti senza snaturare la fluidità del gioco”.

Ridurre al minimo le interruzioni: tempi sotto controllo

Altro tema cruciale affrontato durante la riunione riguarda la gestione del tempo effettivo. Dopo l’introduzione positiva della regola degli otto secondi per i portieri, IFAB sta valutando di applicare un principio analogo anche a:

rimesse laterali,

rinvii dal fondo,

e situazioni di sostituzione o infortunio.

L’obiettivo è chiaro: limitare le perdite di tempo e mantenere la partita più dinamica, senza ricorrere a interruzioni prolungate che penalizzano lo spettacolo.

Nuovo concetto di fuorigioco: addio alle decisioni millimetriche?

Forse la proposta più rivoluzionaria riguarda la revisione del concetto di fuorigioco. Si sta sperimentando un modello alternativo che mira a favorire il gioco offensivo e a ridurre le contestazioni legate ai cosiddetti fuorigioco “millimetrici”.

In pratica, il giocatore sarebbe considerato in fuorigioco solo se non esiste “luce” visibile tra i corpi del difendente e dell’attaccante.
Come hanno spiegato i membri dei panel tecnici, “la tecnologia deve servire il calcio, non rallentarlo: l’obiettivo è restituire chiarezza e spettacolarità alle azioni offensive”.

Tuttavia, la sperimentazione è ancora in corso e saranno necessari ulteriori test prima di una possibile adozione definitiva.

“Solo il capitano”: rispetto e dialogo in campo

Un’altra misura accolta positivamente è quella del principio “solo il capitano”, che limita le proteste collettive e favorisce un dialogo più ordinato con gli arbitri.
Secondo i dati raccolti durante la sperimentazione, questa linea guida ha migliorato il rispetto verso i direttori di gara e ridotto le tensioni sul terreno di gioco.

L’IFAB potrebbe presto rendere obbligatoria questa regola in tutte le competizioni ufficiali, trasformandola in un pilastro etico e disciplinare del calcio moderno.

Prospettive: un calcio più fluido, giusto e moderno

Le proposte allo studio dell’IFAB rappresentano un passo importante verso un calcio più giusto, scorrevole e comprensibile anche per gli spettatori.
La riunione generale del 20 gennaio 2026 a Londra sarà decisiva per capire quali di queste innovazioni entreranno effettivamente in vigore nelle prossime stagioni.

Come sintetizzato in chiusura dai membri dell’organismo, “la tecnologia deve essere uno strumento di giustizia, non un ostacolo al ritmo e all’essenza del gioco”.