Dopo il match andato in scena tra Inter e Kairat Almaty terminato con la vittoria dei nerazzurri per 2-1, il tecnico dell’Inter è intervenuto in conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni.
Inter, Chivu: “Io soddisfatto? Non lo sono mai! Potevamo e dovevamo fare di meglio”
Ecco le dichiarazioni del tecnico rumeno a Prime Video:
Su Lautaro
“Il cambio di Lautaro? Era concordato. Era importante trascinare la squadra nel primo tempo, poi è riuscito a sbloccarsi dopo il fumo che si era creato intorno a lui. Poi abbiamo deciso di dargli un po’ di riposo viste le tante partite giocate. Lui frenetico? Forse frenesia tutta la squadra, non abbiamo mai la lucidità per fare le cose preparate, ho visto tanta frenesia che ci ha fatto perdere lucidità e qualità del gioco. Ci siamo quindi trovato il pari, poi i ragazzi sono stati bravi a trovare la giocata e a creare, hanno trovato le energie pensando al rischio di non vincere. Sono stati bravi a trovare il due a uno e me lo prendo così dai.
C’è un patto con Lautaro? Un giocatore non si permetterà mai di venire a chiedermi di giocare, sono stato io che ho deciso di farlo giocare titolare e di sostituirlo al 45′. So quanto è importante per un attaccante trovare il gol. Lui è capitano, trascinatore. Ha segnato e siamo contenti ma sono più contento della scivolata che ha fatto al 30′. Il calcio è anche felicità e un gioco, non bisogna vedere fantasmi. Lui come tanti altri è importante, bisogna giocare col sorriso. C’è l’obbligo di dare il massimo”.
Sulla prestazione
“Mi prendo la responsabilità, perché forse da allenatore non sono riuscito a tramettere le motivazioni e l’atteggiamento giusti. Sto pensando che questa è l’ennesima partita giocata ogni tre giorni, anche se non è un alibi, è un dato di fatto. Potevamo e dovevamo far meglio. Ma mi prendo fino in fondo la vittoria, viste le partite che affronteremo ora. Devo lavorare nel trovare le parole giuste che alzano il livello di attenzione e mi prendo la responsabilità nel dover fare qualcosa in più rispetto a quanto fatto oggi. Bisogna capire meglio i momenti, gli avversari ci mettevano in difficoltà e qualche giocata più semplice avremmo dovuto farla. Ci servono qualità e lucidità, a un certo punto siamo diventati anche frenetici. Io soddisfatto? Non lo sono mai, ma ho a che fare con grandi campioni che hanno voglia di rimetterci la faccia per fare una grande stagione”.


