La tempesta di Bologna non ha scalfito il patto tra Antonio Conte e il Napoli. Dopo la sconfitta al “Dall’Ara” e le parole dure del tecnico salentino, la società ha scelto di confermare la sua piena fiducia, compatta nel sostenerlo e nel chiedere ai giocatori una reazione immediata.
Napoli fa scudo attorno a Conte: piena fiducia del club, lo sfogo del tecnico scuote lo spogliatoio
Lo sfogo di Conte non è stato un gesto impulsivo, ma una mossa studiata per scuotere un gruppo apparso scarico e privo di mordente, e per rimettere al centro del progetto la responsabilità individuale e collettiva.
Una scossa voluta per riaccendere l’orgoglio
Le parole pronunciate dal tecnico nel post-partita sono risuonate forti a Napoli: “Un allenatore può entrare nella testa e nel cuore dei suoi giocatori, ma se il cuore non c’è, non posso trapiantarlo.” Una frase che ha toccato il nervo scoperto della squadra, chiamata ora a reagire sul campo dopo settimane di prestazioni sottotono.
Dietro quell’“ognuno deve prendersi le proprie responsabilità” si legge un messaggio chiaro: chi indossa la maglia azzurra deve farlo con orgoglio, rispetto e determinazione. Le sconfitte di Eindhoven e Bologna non saranno più tollerate, e i “bonus” sono ufficialmente terminati.
Fiducia totale da De Laurentiis e Manna
Il presidente Aurelio De Laurentiis e il direttore sportivo Giovanni Manna si sono confrontati nelle ultime ore per analizzare il momento della squadra e rafforzare la linea comune: pieno sostegno a Conte e richiesta di massima unità.
Il patron azzurro, che si è sentito telefonicamente con l’allenatore già dopo il match di Bologna, gli ha ribadito fiducia e stima, convinto che solo Conte possa restituire identità e compattezza ai campioni d’Italia.
Un faccia a faccia tra tecnico e società è atteso nei prossimi giorni per valutare eventuali interventi correttivi e definire le prossime mosse sul piano sportivo e mentale.
I giocatori senza più alibi
Il messaggio dello staff tecnico è inequivocabile: da ora in avanti non ci saranno più giustificazioni. Ogni calciatore sarà chiamato a dare risposte concrete, dentro e fuori dal campo. Il pomeriggio amaro di Bologna dovrà diventare un punto di svolta, non un epilogo anticipato.
Conte resta saldo al comando, ma pretende una reazione di orgoglio, una presa di responsabilità collettiva. Napoli e il suo allenatore, ancora una volta, si trovano davanti a un bivio: rinascere come gruppo o cedere alle proprie fragilità.


