L’Atalanta attraversa un periodo di cambiamenti importanti e a raccontare le scelte della società è l’amministratore delegato Luca Percassi, in una lunga intervista al Corriere della Sera.
Atalanta, Percassi racconta Juric, Palladino e l’addio di Gasperini: “Decisioni difficili ma necessarie”
Dall’esonero di Ivan Juric all’arrivo di Raffaele Palladino, fino al doloroso addio di Gian Piero Gasperini, Percassi apre il sipario sulla gestione tecnica e sulle strategie del club bergamasco.
«L’esonero di Juric è stata la scelta più dolorosa»
Dopo 16 anni e due soli esoneri, la decisione di interrompere il percorso con Juric non è stata semplice:
«Per me è stata la scelta più dolorosa di sempre. Ivan è un professionista serio e competente. Il suo percorso in Champions League è stato positivo, ma in campionato, dopo una crescita iniziale, meritavamo qualche punto in più. Dall’ultima sosta la squadra ha mostrato un’involuzione inattesa».
All’Atalanta Juric lascia la squadra al 13° posto in Serie A, con 13 punti in 11 gare, e una gestione complessa che ha spinto la società a intervenire per invertire la rotta.
Palladino, scelta di continuità e attesa
Percassi sottolinea la logica alla base della nomina di Palladino:
«La scelta di Raffaele rientra nella linea che ci ha guidato in estate: restare nel solco del nostro calcio. È stato anche un input della squadra. Palladino ha queste caratteristiche e credo abbia aspettato l’Atalanta: avrebbe potuto andare in altre squadre, invece ha scelto Bergamo».
La nomina, quindi, non è stata un azzardo ma una combinazione di continuità tattica e fiducia nel tecnico, che aveva dimostrato attaccamento e pazienza nei confronti del club.
Gasperini, un addio inaspettato
L’uscita di Gasperini rimane un capitolo difficile da digerire:
«Il dialogo sul suo contratto e sulla nuova squadra si è protratto fino all’ultimo mese di campionato, tutti i giorni. Abbiamo appreso solo due giorni dopo l’ultima partita la sua decisione di fermarsi. Prima tutto ci faceva presupporre che sarebbe rimasto».
Una scelta improvvisa che ha richiesto una gestione rapida e pragmatica, culminata nell’ingaggio di Juric e, successivamente, nella decisione di affidare la panchina a Palladino.
Le responsabilità e la visione di Percassi
«Me ne prendo la responsabilità. Abbiamo agito con serietà e nell’interesse della squadra, cercando di mantenere la filosofia dell’Atalanta e valorizzare il lavoro dei nostri tecnici».
Percassi evidenzia così il filo conduttore che lega le decisioni societarie: continuità, professionalità e tutela dei valori storici del club, anche nei momenti più complessi.


