Antonio Conte torna oggi al centro tecnico di Castel Volturno dopo una settimana di isolamento totale. La ripresa degli allenamenti, fissata per le 14:30, segnerà il primo contatto tra il tecnico e la squadra dopo il pesante ko di Bologna, un episodio che ha incrinato profondamente i rapporti interni e che ha lasciato strascichi evidenti nel gruppo.
Napoli, Conte rientra a Castel Volturno: clima teso e attesa per il faccia a faccia con la squadra
Lo scenario che attende Conte non è dei più semplici: lo spogliatoio è scosso, la squadra appare smarrita e il tecnico ha lasciato intendere, con le parole post-partita, di essersi sentito tradito soprattutto dai giocatori più esperti.
Il silenzio come strategia: Conte e il metodo del “berretto dei marine”
Secondo quanto ricostruito da più fonti, la scelta di Conte di allontanarsi dal gruppo per una settimana è stata tutt’altro che improvvisata. L’assenza del tecnico, con Stellini a dirigere gli allenamenti, sarebbe stata una mossa studiata per lasciar decantare le sue dichiarazioni, dure e dirette, rilasciate dopo il crollo del Dall’Ara. Il suo intento sarebbe stato quello di non concedere appigli, evitando confronti a caldo e facendo sedimentare il malcontento emerso nelle ore successive.
Durante questi giorni il tecnico ha mantenuto un livello di riservatezza assoluto. Come riporta un membro dell’ambiente azzurro:
“Conte non ha risposto nemmeno ai suoi uomini di fiducia. Era un isolamento cercato, funzionale ad approfondire le dinamiche interne senza influenze esterne”.
Il punto centrale della crisi, secondo il Mattino, riguarda il metodo Conte, definito come un approccio quasi militare, rigido e totalizzante, che in uno scenario così fitto di impegni potrebbe risultare eccessivo per parte del gruppo. Alcuni giocatori ritengono che l’intensità degli allenamenti e la costante richiesta di prestazioni altissime abbiano contribuito all’aumento degli infortuni, incluso l’ultimo caso di Anguissa.
Conte, però, avrebbe già tracciato una linea chiara:
“Non è l’allenatore a doversi adattare, ma la squadra”.
Lo dimostra la scelta di confermare le doppie sedute anche nella settimana della sosta per le nazionali.
La nuova fase: colloqui individuali e nessuna mediazione
Il ritorno a Castel Volturno aprirà una fase decisiva. Conte ha intenzione di incontrare singolarmente diversi giocatori, non per mediare, ma per definire ruoli, responsabilità e aspettative. Non ci saranno sconti né concessioni.
Secondo chi è vicino al tecnico, Conte presenterà una richiesta precisa: unità e dedizione totale.
Il rischio, in caso contrario, è un distacco dal progetto tecnico che potrebbe diventare insanabile.
La squadra aspetta queste ore con una certa apprensione: il confronto sarà necessario per capire se il gruppo è disposto a seguire fino in fondo un percorso metodico, duro, ma estremamente esigente.
De Laurentiis allineato al tecnico: sostegno totale e piano di mercato
Aurelio De Laurentiis non sarà presente oggi al centro sportivo, ma il suo sostegno all’allenatore è stato netto. Il presidente considera Conte una risorsa fondamentale e ha scelto di garantirgli massima autonomia nella gestione dello spogliatoio.
Nei giorni scorsi, il patron ha ribadito la sua posizione:
“Conte ha la mia fiducia totale. È lui l’uomo giusto per condurre il Napoli dove vogliamo arrivare”.
È già stato inoltre avviato un confronto preliminare sul mercato di gennaio, con l’intenzione di intervenire per rinforzare la rosa in alcuni reparti chiave.
Conte tornerà a parlare pubblicamente soltanto venerdì, alla vigilia della sfida con l’Atalanta, ma la vera partita psicologica comincia oggi: quella per ricostruire un gruppo che ha urgente bisogno di ritrovare identità, compattezza e fiducia.


