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Napoli, Conte ridisegna il Napoli: 3-4-2-1 offensivo, Neres e Lang dietro Hojlund. Politano verso la panchina

Antonio Conte prepara una svolta tecnica profonda e mirata, una vera rifondazione tattica che segna il ritorno al 3-4-2-1 originario, ma con un volto completamente nuovo nella trequarti. L’obiettivo è chiaro: aumentare la produzione offensiva, ampliare le soluzioni nell’ultimo quarto di campo e offrire a Hojlund un supporto continuo e strutturato.

Napoli, Conte ridisegna il Napoli: 3-4-2-1 offensivo, Neres e Lang dietro Hojlund. Politano verso la panchina

Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, il tecnico sceglie di mettere in campo due ali pure, Neres e Lang, rinunciando a Politano e puntando su interpreti capaci di creare superiorità individuale in modo sistematico. È una decisione che porta con sé un segnale evidente: l’attacco deve ritrovare imprevedibilità, ritmo e profondità.

“Ci servono più duelli vinti e più palloni dentro l’area”

Conte, nelle riunioni tecniche della vigilia, lo ha ribadito con chiarezza:
“Voglio che chi gioca tra le linee punti l’uomo, crei situazioni e mandi Hojlund in porta con continuità.”

L’uno contro uno, i cross, le conclusioni dirette: sono queste le azioni che il tecnico giudica indispensabili per trasformare il Napoli in un sistema più aggressivo e meno prevedibile. E proprio per questo sceglie due giocatori che finora si erano sentiti ai margini del progetto.

La scelta delle ali: Neres e Lang, i “dimenticati” che ora diventano centrali

I due esterni offensivi, tra i più scontenti nelle prime settimane della stagione, diventano improvvisamente centrali nel nuovo assetto. Entrambi cercavano minuti, spazio, responsabilità. Entrambi avevano espresso perplessità sulla gestione delle rotazioni.

Ora Conte li rimette al centro del progetto per un motivo semplice:

sono gli unici in rosa con caratteristiche da ala pura;

saltano l’uomo con continuità;

sanno rifinire e finalizzare;

garantiscono corse profonde per alimentare la catena destra-sinistra in transizione.

Per Lang si tratterà della seconda presenza da titolare in campionato dopo Lecce. Per Neres è un ritorno a un ruolo che Conte ha voluto reintrodurre per aumentare il peso dell’attacco.

Difesa a tre: rientra Beukema, segnale forte sulla gerarchia

La rivoluzione parte da dietro. In difesa torna Beukema, preferito a Juan Jesus e scelto in un reparto che sarà completato da Rrahmani e Buongiorno.

Il difensore olandese non partiva titolare dalla notte di Eindhoven del 21 ottobre: ha giocato appena un minuto contro l’Inter e accumulato diverse panchine consecutive. La decisione di Conte indica un cambiamento netto nelle gerarchie interne e un nuovo approccio difensivo basato su:

anticipi costanti;

costruzione più rapida;

maggior solidità nei duelli centrali.

Sulle fasce ci saranno Di Lorenzo a destra e Gutiérrez a sinistra, mentre la mediana sarà affidata a Lobotka e McTominay, per garantire equilibrio e verticalità.

Politano in panchina: una scelta pesante

L’esclusione di Politano, quarto giocatore più utilizzato della rosa con oltre mille minuti, rappresenta una delle decisioni più rilevanti. La sua gestione è stata tra le più costanti della stagione, con 14 titolarità su 15.

Conte, però, vuole un attacco più diretto e dinamico, meno dipendente dalla rifinitura laterale e più orientato all’aggressione dell’area. Da qui la scelta di due trequartisti “di rottura”, più verticali e meno associativi.

Un Napoli più verticale e imprevedibile: quali vantaggi offre il nuovo sistema

La struttura con Neres e Lang dietro Hojlund offre al Napoli:

più soluzioni nell’ultimo terzo;

maggiore capacità di isolare gli esterni nei duelli individuali;

raddoppio delle linee di rifinitura per servire Hojlund;

possibilità di attaccare con cinque uomini in fase offensiva;

una squadra più rapida nel ribaltare l’azione.

Conte punta sul talento e decide di farlo senza compromessi: innovazione nella trequarti, continuità difensiva, centralità assoluta della punta. Non una semplice modifica tattica, ma una scelta strutturale.