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Milan, Allegri racconta il derby della Madonnina, tra ricordi e strategie: “Ogni partita è una storia a sé”

Max Allegri, alla vigilia del ritorno del derby della Madonnina, offre una panoramica chiara e senza filtri sulla sfida tra Milan e Inter, tra valutazioni tattiche, ricordi personali e curiosità sul passato.

Milan, Allegri racconta il derby della Madonnina, tra ricordi e strategie: “Ogni partita è una storia a sé”

L’allenatore rossonero sottolinea come, nonostante l’Inter sia tra le favorite per lo scudetto insieme al Napoli, il derby rimanga sempre una partita unica: “Ogni derby è una storia a sé. Ci arriviamo nelle condizioni giuste e dobbiamo giocarla con attenzione e adrenalina, senza paura”.

Il tecnico ribadisce che l’obiettivo stagionale resta chiaro: “Il 25 maggio vogliamo essere tra le prime quattro, le partite di Coppa Italia e Supercoppa sono un’aggiunta, ma la priorità è mantenere continuità in campionato”.

Ricordi e scelte di carriera

Un retroscena curioso riguarda le sue scelte professionali: “Potevo andare all’Inter, ma scelsi di tornare alla Juventus. Con Marotta abbiamo costruito grandi soddisfazioni, alla fine conta vincere le partite”.

Allegri si sofferma anche sui rapporti con campioni del passato e del presente: “Ibra è un riferimento importante per i ragazzi, Leao e Pulisic hanno le caratteristiche per incidere nel derby, Rabiot è tornato ad alto livello e può dare equilibrio a centrocampo”.

Aspetti tattici e formazione

La conferenza stampa ha toccato diversi punti chiave sul piano tecnico:

Linea difensiva: Allegri valuta Bartesaghi ed Estupinan, senza far influenzare la decisione dall’assenza di Dumfries.

Duelli individuali: “Quando vinci i duelli, hai più probabilità di vincere la partita. Sarà un derby fisico e intenso”.

Attacco e supporto: L’allenatore evidenzia l’importanza di giocatori come Rabiot, Leao e Pulisic per aumentare pericolosità e imprevedibilità in attacco.

Derby e clima emozionale

Allegri valorizza anche il ruolo dei tifosi: “La presenza dei cori milanisti aiuta soprattutto nei momenti difficili. Vincere il derby cambia l’umore in settimana, in famiglia e a lavoro”.

Sul confronto con l’Inter, osserva: “Hanno fisicità, tecnica e velocità nei contropiedi. Servirà una grande partita per creare i presupposti del risultato”.

Analisi finale

Per Allegri il derby non è decisivo per lo scudetto, ma resta un punto di riferimento simbolico e morale per la squadra: “Non è una partita snodo, ma una tappa importante. Il derby va giocato con intensità, concentrazione e gioia, senza farsi condizionare dal passato o dalle statistiche”.

Con questa conferenza, Allegri trasmette fiducia e concretezza, confermando come la gestione emotiva e tattica del derby possa fare la differenza per la stagione del Milan.