La direzione di gara di Marco Di Bello al Maradona si distingue per continuità, chiarezza decisionale e capacità di mantenere il controllo emotivo del match.
Napoli-Atalanta, la moviola, analisi tecnica impeccabile. Perché Di Bello convince e il giallo a Zappacosta è la scelta corretta
L’arbitro di Brindisi affronta Napoli–Atalanta con un approccio tecnico solido, privo di esitazioni e improntato alla prevenzione delle situazioni potenzialmente conflittuali.
In totale, vengono fischiati 21 falli e mostrati tre cartellini gialli, tutti pienamente motivati. L’assenza di episodi complessi nelle aree di rigore ha agevolato la gestione complessiva, ma Di Bello si dimostra comunque abile nel non creare criticità superflue. In una fase storica in cui la sensibilità arbitrale è sotto i riflettori, questo rappresenta un valore significativo.
Il raddoppio del Napoli: posizione regolare e valutazione immediata
L’unico spunto potenzialmente dubbio riguarda la rete del 2-0 del Napoli. Al momento del passaggio di McTominay, la posizione di Neres viene controllata con attenzione: è infatti Ahanor, rimasto più arretrato, a tenere in gioco l’attaccante azzurro.
L’assistente Dei Giudici individua correttamente l’allineamento e convalida l’azione senza esitazioni. Una decisione tecnicamente semplice ma eseguita con tempestività, fondamentale per la fluidità del gioco.
L’intervento di Zappacosta su Rrahmani: perché il giallo è la scelta più corretta
In area del Napoli si verifica l’episodio più discusso: un contrasto deciso di Zappacosta su Rrahmani. La dinamica mostra un’entrata dura ma non connotata da quella vigoria sproporzionata che definisce un intervento da espulsione.
Il piede del giocatore atalantino rimane basso e non si rileva alcun pericolo concreto per l’incolumità dell’avversario. Per questo motivo l’ammonizione risulta coerente con i parametri regolamentari. Come direbbe un arbitro in campo: “È fallo, ci sta il giallo, ma non è mai da rosso”.
Cartellini gestiti con equilibrio
La disciplina è uno dei punti di forza di Di Bello. I tre gialli estratti sono tutti coerenti:
De Roon viene ammonito per un intervento in ritardo da dietro su McTominay.
Juan Jesus riceve il cartellino per un contrasto eccessivamente duro su Bellanova.
Zappacosta, come analizzato, viene sanzionato per intervento imprudente ma non violento.
Questa uniformità nella valutazione rafforza la percezione di una partita condotta con criterio e con un metro costante.
VAR Di Paolo: presenza discreta e senza interventi necessari
Il lavoro del VAR, affidato a Di Paolo, risulta essenziale ma quasi invisibile, come accade quando non emergono situazioni che richiedano una revisione in campo. Una prestazione che può essere sintetizzata così: operatività corretta, nessun episodio da modificare.
Conclusione: una prestazione che conferma Di Bello tra i più affidabili
Napoli–Atalanta mette in evidenza un arbitro sicuro, autorevole e privo di sbavature. La continuità delle valutazioni, la gestione equilibrata dei cartellini e la capacità di prevenire tensioni testimoniano l’alto livello della sua direzione.
Un match che, per qualità tecnica e clima agonistico, richiedeva un arbitro all’altezza. Di Bello lo è stato.



