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Napoli, le parole di Conte per il match contro il Qarabag: “Qarabag squadra rivelazione! Cerchiamo di dedicare una vittoria a Maradona”

Antonio Conte è intervenuto ai microfoni ufficiali del club in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Qarabag di Champions League. Ecco le sue parole.

Napoli, Conte: “Qarabag? Servirà molta energia! Non posso dare tempi di recupero per Spinazzola e Gilmour”

Antonio Conte ha parlato in conferenza stampa in vista del match contro il Qarabag. Ecco le sue dichiarazioni, riportate da TuttoNapoli:

Sull’anniversario di Maradona

“Sicuramente, è l’anniversario della scomparsa di Maradona, sappiamo tutti cosa rappresenta per Napoli, sicuramente sarebbe bello se riuscissimo a dedicargli una vittoria, qualcosa di importante”.

Sul Qarabag

” Il Qarabag può essere considerata la squadra rivelazione della Champions, hanno 7 punti, ottenuti anche su campi difficili come quello del Benfica, hanno pareggiato l’ultima col Chelsea in casa, sfiorando la vittoria alla fine. Sappiamo benissimo che è una squadra con tanti stranieri, ma integrati molto bene, ritmi alti, qualità, bisogna fare una grande gara sotto tutti i punti di vista e come sempre servirà tanta energia dall’inizio perché loro ne metteranno tanta”.

Su come gestirla in vista degli impegni

“Recuperando energie, la partita con l’Atalanta ha portato un dispendio importante, quando incontri queste squadre fai fatica anche a livello fisico, di intensità, noi siamo stati intensi, ci portiamo dietro la positività della prestazione ed il risultato. Questo dà energia positiva, sapendo che sarà un’altra partita importante, ma noi le consideriamo tutte importanti. Domani è uno step di rilievo nel cammino in Champions e ci arriviamo a livello di morale e positività in maniera giusta”.

Sul Napoli in vetta nonostante gli infortuni

“Mettiamoci nella lista anche Meret, il portiere dei due scudetti negli ultimi 3 anni, per ogni allenatore ci sono cose che puoi controllare, la preparazione della partita, ma ciò che non puoi controllare è chi hai a disposizione. Da inizio anno abbiamo dovuto fare di necessità virtù per sopperire a situazioni importanti. Non dimentichiamo che sono i calciatori che scendono in campo, ma detto questo dico sempre di cercare soluzioni per gestire questi momenti. Sicuramente dall’inizio che lo facciamo, mi auguro che giri anche un po’ per avere una scelta più vasta e non inseguire sempre situazioni particolari”.

Su Hojlund e Rrahmani

“Per Hojlund e Rrahmani sono state sostituzioni tecnico-tattiche, Amir veniva da due partite intense in nazionale, aveva fatto un ottimo primo tempo e speso tanto. Hojlund lo stesso, aveva dato tutto. Su Gilmour e Spinazzola… mi piacerebbe a volte ne parlassero più i medici della situazione perché sono specializzati, non sono infortuni muscolari, se mi chiedete i tempi di recupero ancora oggi non riesco a sapere”.

Sui meno convolti

“La gara è stata chiara, 5 giocatori nuovi rispetto all’anno scorso, 6 con Elmas dalla panchina. Sono abbastanza coinvolti, devono per forza di cose essere coinvolti perché c’è l’assenza di molti elementi, bisogna sfruttare queste situazioni proprio per migliorare e coinvogere ancora di più tutti”.

Su Lang e Neres

“Farei distinzioni, Noa è arrivato quest’anno, Neres c’era già ed è stato decisivo in tante partite, non scopriamo un giocatore nuovo che non conoscevamo. La partita con l’Atalanta ha visto un’ottima prestazione in fase realizzativa, ora bisogna continuare. L’Atalanta è ormai il passato, ora c’è una nuova partita, dare risposte, conferme, ed andare avanti”.

Su Lukaku

“Per la Roma rispondo subito, non è pronto. Romelu ha da lavorare, sull’importanza sua sappiamo quanto vale. È un giocatore riconosciuto a livello internazionale. Lui dà tanto, sia quando gioca sia quando non gioca ed è nello spogliatoio: è uno dei più carismatici, averlo recuperato da questo punto di vista, dato che si è dovuto curare in Belgio, è importante perchè sono situazioni in cui devi metterti l’elmetto in emergenza, e tutti possono dare un contributo. Chi con la presenza, chi invece può andare in campo”

Sulla difesa a tre

“Sicuramente la svolta è figlia delle emergenze, visto il centrocampo da far giocare a due per avere dei cambi in panchina. Elmas poteva darci una alternativa pur non essendo propriamente un centrale. Meglio parlare di centrocampo a due, servirà continuare e fare di necessità virtù, per presentare sempre una squadra organizzata. Non basta cambiare i numeri ed il sistema, devi lavorarci su per fare in modo che giochino tutti al meglio. Spesso e volentieri le squadre possono difendere in un modo e attaccare con un altro sistema”.

Raffaele Morra

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