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Napoli, Conte, la gestione degli impegni ravvicinati: come affrontare la necessità di fare punti

Alla domanda su come si affronti una sequenza così fitta di partite, Conte chiarisce un concetto chiave: la gestione dell’energia è oggi uno degli aspetti più strategici dell’intera stagione.

Napoli, Conte, la gestione degli impegni ravvicinati: come affrontare la necessità di fare punti

“Dobbiamo recuperare energie perché con l’Atalanta abbiamo avuto un dispendio elevato – ha detto poche ore fa alla conferenza di vigilia Champions -. Servirà una partita intensa a livello fisico, ma ci portiamo dietro la positività del risultato contro i bergamaschi”, sottolinea l’allenatore, evidenziando come la squadra arrivi comunque al prossimo impegno con il giusto spirito competitivo.
Il messaggio è chiaro: la preparazione non riguarda solo tattica e tecnica, ma anche la capacità di rigenerare rapidamente la condizione psico-fisica.

Il punto sugli infortunati: precauzione e valutazioni mediche

Sulla situazione degli indisponibili, Conte adotta un approccio prudente e basato su analisi mediche specifiche.

“Hojlund e Rrahmani li ho tolti per motivi tattici, considerando anche gli sforzi in nazionale. Avevano dato tutto. Gilmour e Spinazzola? Preferisco lasciare la parola ai medici, ma non si tratta di infortuni muscolari. Non conosco ancora i tempi di recupero”.

Il tecnico distingue dunque tra semplici rotazioni funzionali al match e situazioni che richiedono valutazioni specialistiche. Un modo per ribadire trasparenza, ma anche attenzione alla gestione del gruppo nel lungo periodo.

Coinvolgimento della rosa: un processo in crescita costante

Uno dei temi più ricorrenti nella filosofia di Conte è sempre stato il coinvolgimento dell’intera rosa. Anche in questa occasione il concetto viene ribadito con chiarezza.

“Contro l’Atalanta hanno giocato cinque giocatori nuovi rispetto all’anno scorso, sei con Elmas dalla panchina. Devono essere coinvolti e lo sono. Bisogna sfruttare queste situazioni per crescere e far fronte alle indisponibilità”.

L’idea è trasformare le emergenze in opportunità: più soluzioni disponibili, maggiore competitività interna, crescita collettiva più rapida.

Neres e Lang: rendimento immediato e potenziale da consolidare

Sulla possibile sinergia tra Neres e Lang, Conte distingue percorsi e ruoli.

“Lang è appena arrivato, Neres invece conosce già ambiente e dinamiche. Contro l’Atalanta entrambi hanno avuto un impatto importante in zona realizzativa, ma ora è necessario dare continuità”.

La loro amicizia, più che un fattore diretto, viene interpretata come un elemento che può favorire integrazione e dinamiche positive, ma il vero banco di prova resta sempre il campo.

Difesa a tre: soluzione d’emergenza o nuova alternativa?

Il tecnico affronta con precisione il tema delle modifiche tattiche.

“La scelta della difesa a tre nasce dall’emergenza, ma soprattutto dal desiderio di avere un centrocampo a due e un’alternativa in più dalla panchina. Si può difendere in un modo e attaccare in un altro”.

Una visione flessibile, orientata a massimizzare ciò che la squadra può esprimere nelle condizioni attuali, senza dogmatismi.

Il ritorno di Lukaku: un valore anche oltre il campo

La condizione dell’attaccante belga è un tema centrale.

“Non è pronto per la panchina, ha ancora lavoro da svolgere. Ma la sua importanza è enorme: è riconosciuto a livello internazionale e dà tanto anche nello spogliatoio grazie al suo carisma”.

Il recupero di Lukaku, pur non immediato, rappresenta un potenziale punto di svolta per leadership, esperienza e peso offensivo.

Le ulteriori considerazioni a Sky: energia, gestione e complessità della stagione

Prima della conferenza, Conte aveva espresso concetti significativi anche a Sky:

“Arriviamo a questo match con la giusta energia, ho avuto buone risposte in campionato con un’ottima prestazione. Dovremo però recuperare perché servirà intensità contro una squadra rivelazione della Champions League”.

Sulla gestione delle scelte:

“Faremo valutazioni, devo mantenere soluzioni in panchina in caso di risultato non positivo”.

Sulla complessità dell’annata:

“Sappiamo che sarà un anno complesso. I ragazzi stanno crescendo. Io posso controllare lavoro e preparazione tattica, altre cose no”.

Un approccio lucido e realistico, che evidenzia la volontà di gestire la stagione con equilibrio, adattamento e programmazione.