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Fiorentina, partenza da incubo: 12 giornate senza vittorie. Cosa dicono davvero i precedenti e quali scenari attendono i viola

TURIN, ITALY - MAY 02: Paolo Vanoli, Head Coach of Torino, looks on prior to the Serie A match between Torino and Venezia at Stadio Olimpico di Torino on May 02, 2025 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

La stagione della Fiorentina sta assumendo contorni preoccupanti, non soltanto per la classifica ma per il peso della storia statistica che accompagna le squadre incapaci di vincere nelle prime dodici giornate di Serie A.

Fiorentina, partenza da incubo: 12 giornate senza vittorie. Cosa dicono davvero i precedenti e quali scenari attendono i viola

Mentre la tifoseria viola oscilla tra pessimismo e speranza di una risalita, i numeri raccontano una realtà molto chiara: dal 1994-95 solo una squadra, il Cagliari del 2005-06, è riuscita a centrare la salvezza dopo un avvio così negativo.

Un avvio che pesa: nessuna vittoria in 12 giornate

La squadra di Paolo Vanoli, così come quella di Stefano Pioli prima di lui, non ha ancora trovato il modo di conquistare i tre punti. I 6 punti raccolti, frutto di pareggi, nessuna sconfitta con Vanoli ma nemmeno un successo, la collocano in una posizione fragile, esposta ai rischi che un simile inizio comporta.

Ogni passo falso incrementa il senso di precarietà, soprattutto se confrontato con i dati storici: nei 31 campionati a tre punti per vittoria, soltanto il Cagliari 2005-06 è riuscito ad evitare la retrocessione pur presentandosi alla dodicesima giornata senza alcuna vittoria.

Il precedente del Cagliari: un’eccezione che conferma la regola

Il caso dei sardi è rimasto unico per diversi motivi. Alla dodicesima giornata avevano addirittura meno punti dell’attuale Fiorentina (5 contro 6). Con una rimonta inattesa, quel gruppo riuscì a chiudere la stagione a 39 punti, raggiungendo una sorprendente quattordicesima posizione.

Il primo successo del Cagliari arrivò alla tredicesima giornata: un 2-0 contro la Sampdoria che segnò l’inizio della scalata. È proprio questo passaggio a rendere la prossima giornata un crocevia fondamentale non solo per la Fiorentina, ma anche per il Verona, anch’esso ancora senza vittorie.

La “tredicesima” come spartiacque

La storia recente della Serie A è categorica: nessuna squadra, dal 1994-95 in avanti, è riuscita a salvarsi dopo aver chiuso le prime tredici giornate senza vincere.

La prossima giornata diventa quindi un vero snodo statistico e psicologico.
La Fiorentina affronterà l’Atalanta a Bergamo, una trasferta complessa ma anche carica di significato. Il Verona, invece, sarà ospite del Genoa. Entrambe le squadre sono chiamate a interrompere un digiuno che – altrimenti – rischia di trasformarsi in una condanna quasi certa.

Cosa serve alla Fiorentina per invertire la rotta

Analizzando il percorso viola, emergono alcune aree critiche:

mancanza di incisività negli ultimi metri;

difficoltà nel mantenere alta l’intensità nell’arco dei novanta minuti;

scarsa continuità nel creare occasioni ad alta percentuale;

fragilità mentale nei momenti chiave delle partite.

La squadra ha però mostrato solidità difensiva e una discreta capacità di rimanere in partita, qualità che potrebbero diventare fondamentali nel processo di rilancio. Per cambiare passo, servirà una vittoria che possa spezzare il blocco psicologico e restituire fiducia a un gruppo che, sulla carta, ha valori tecnici superiori rispetto all’attuale posizione in classifica.

Chi saprà imitare il “modello Cagliari”?

La Serie A attende verdetti importanti già dalla prossima giornata: Fiorentina e Verona sono chiamate a replicare l’unico precedente utile esistente. L’esito dei loro rispettivi match potrebbe stabilire non solo un’inversione di tendenza, ma anche la linea di confine tra possibilità di salvezza e rischio concreto di una lotta disperata fino a maggio.