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Napoli, Conte visibilmente soddisfatto: “Avversario difficile, sono molto contento”

Al termine del match di Champions League contro il Qarabag, il tecnico del Napoli Antonio Conte è intervenuto nella sala conferenze dello Stadio Diego Armando Maradona per rispondere alle domande della stampa.

Dopo il primo tempo sono arrivati i gol. È soddisfatto? “Sì, ma ero soddisfatto anche del primo tempo, perché abbiamo affrontato un avversario difficile. I risultati precedenti parlano chiaro: non fai 2-2 in casa col Chelsea rischiando anche di vincerla all’ultimo, non vinci 3-2 in casa del Benfica per caso. È una squadra tecnica, organizzata e per tanti motivi la partita era complicata. Sono molto contento: alla fine del primo tempo ho chiesto di continuare con attenzione e determinazione, senza farli giocare. Ero convinto che avremmo trovato il gol. Il rigore sembrava stregato, il loro portiere ha fatto parate strepitose. Ma sono soddisfatto perché ho visto una squadra concentrata e determinata, in un periodo di difficoltà enorme per le assenze. Questo ci deve inorgoglire: i ragazzi stanno capendo la situazione e si stanno caricando di responsabilità. Anche ieri abbiamo fatto appena quindici minuti di allenamento: c’è stato un acquazzone assurdo a Castel Volturno, ho interrotto tutto e in quei quindici minuti Miguel ha avuto una distorsione. È un momento in cui bisogna stare attenti a tutto. Però sono orgoglioso del fatto che chi c’è sta andando oltre”.

 

Il rigore sbagliato avrebbe potuto tagliarvi le gambe, invece avete creato nove palle gol e segnato due reti. Si può dire che il Napoli si è ritrovato? Ci tengo a sottolineare che stasera c’era un’atmosfera particolare: il quinto anniversario della scomparsa di Maradona. Ci tenevamo tutti a onorarlo. Non è una questione di ritrovarsi, perché nessuno si era perso: lo dimostra la classifica in campionato e potrebbe esserlo anche in Champions se avessimo vinto con l’Eintracht. Il problema è un altro: quando hai tanti calciatori indisponibili hai meno armi. La prestazione oggi è stata energica, compatta, solidale nelle due fasi. Questo deve esserci sempre. E penso che questo periodo difficile ci stia responsabilizzando ancora di più. Dall’inizio dell’anno rincorriamo situazioni incredibili”.

Su Neres: L’anno scorso è stato fondamentale, più negli assist che nei gol. Conosciamo le sue qualità. Anche lui quest’anno ha avuto un problema, ora sta bene ed è in un ottimo momento. In un periodo complicato è importante prendere responsabilità di giocata, qualità e personalità. Senza questo sarebbe dura. Oggi la panchina era super corta, con due portieri e due ragazzi del vivaio. Avevo detto che avrei fatto la squadra lasciandomi comunque qualcosa a disposizione, sia in caso di vantaggio che in caso di partita da forzare. La scelta di tenere Matteo in panchina inizialmente era per partire più solidi e poi avere quattro giocatori offensivi dentro. Matteo ha fatto una grande partita nelle due fasi”.

Il cambio di Politano ha cambiato la gara? “Giovanni in non possesso andava a pressare alto il loro terzino. Facevamo un 4-4-2. In possesso ha caratteristiche diverse da Matteo: è di gamba, sa inserirsi e crossare, ma non ha l’uno contro uno. Allo stesso modo Mathias e Olivera hanno caratteristiche specifiche. Ho forzato la situazione mettendo due giocatori larghi e Noah e David più dentro perché dovevamo vincere. Giovanni è tornato terzino, era tutto previsto. In questo momento devi lasciarti qualcosa in panchina sia con risultato positivo, sia negativo”.

Le condizioni di Gutierrez e Spinazzola? “Miguel ha avuto una distorsione. Non dico quante settimane starà fuori: ha grande volontà e mi ha detto che recupererà in due settimane, ma il dottore non è d’accordo. La nota positiva è che Spinazzola oggi si è allenato per la prima volta a ritmo intenso senza dolore al pube”.

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Felice Torino