Il tecnico dell’Atalanta, Raffaele Palladino, è intervenuto ai microfoni di Sky dopo la sua prima vittoria da allenatore in Champions League. Ecco le sue dichiarazioni.
Atalanta, Palladino dopo la vittoria all’esordio in Champions: “Oggi giocavamo in un campo difficile, abbiamo avuto personalità”
Raffaele Palladino, tecnico della squadra bergamasca, è intervenuto ai microfoni di Sky dopo la vittoria per 0-3 contro l’Eintracht. Ecco le sue parole, riportate da tuttoatalanta.com:
Sulla serata
“È stata una notte magica, per certi versi indimenticabile. Ma ci tengo a mettere le cose nel giusto ordine. Intanto voglio ringraziare la società per la fiducia e il mio staff per il lavoro svolto, ma in primis voglio ringraziare i ragazzi. Questa è la vittoria del gruppo, la vittoria di un collettivo che possiede grandi valori umani e tecnici e che meritava una soddisfazione del genere. Li osservavo in questi giorni, vedevo con che intensità lavoravano e sentivo che qualcosa stava cambiando. Mi hanno regalato una serata straordinaria. Ci serviva una scintilla che sbloccasse questa squadra soprattutto mentalmente, ed è arrivata. Ora però dobbiamo essere bravi e maturi: restiamo umili e concentriamoci subito sulla partita di domenica, che per noi è importantissima”.
Sul match
“Indubbiamente ci sono sempre cose da migliorare, ma il segnale più bello è vedere una squadra che ascolta e applica quello che proponiamo. Stiamo insieme da quindici giorni, ma con i nazionali rientrati il lavoro effettivo è di una sola settimana, eppure ho già visto grandi progressi. Oggi giocavamo in un campo difficile, dove tante big europee hanno faticato, contro una squadra di valore. Abbiamo avuto personalità: nel primo tempo non siamo riusciti a sbloccarla, colpendo anche due pali, ma la cosa che mi è piaciuta di più è che abbiamo giocato “da squadra”. Abbiamo difeso tutti insieme, abbiamo attaccato di reparto, gli attaccanti si sono cercati. Potevamo fare anche più gol, ma serviva questa vittoria soprattutto per il morale, ancor più che per la classifica di Champions”.
Sull’aneddoto
“Vi ringrazio per i complimenti, ma voglio raccontarvi un aneddoto, una di quelle cose che solitamente restano chiuse nelle quattro mura dello spogliatoio, ma che stasera merita di essere condivisa perché il merito è tutto dei ragazzi. Prima della gara ho scritto su un foglio la parola “DNA”, chiedendo alla squadra quale dovesse essere quello da ritrovare. Ho chiesto a ognuno di loro di darmi un aggettivo su cui dovevamo concentrarci. Sono venute fuori parole molto importanti e stasera le ho viste tutte in campo. Ho cercato di responsabilizzare il gruppo, di dare coraggio ed entusiasmo, perché l’alchimia è tutto. Io non sono un mago che si inventa le squadre: loro avevano già grandi valori tecnici, sanno giocare a calcio. Avevano solo bisogno di ritrovare l’entusiasmo per esprimere le qualità che già possiedono. Le più belle, quelle che mi hanno colpito di più e che i ragazzi hanno scelto, sono: coraggio, leggerezza, ambizione e fame. Ce ne sono tante altre, ma queste racchiudono lo spirito giusto. Ho appeso quel foglio nello spogliatoio perché sono concetti che hanno definito loro, non io. Io dico sempre che il nostro DNA deve rispecchiare quello dei bergamaschi e di tutta la città: lavorare tanto, lavorare sodo. Questo è ciò che fanno questi ragazzi ogni giorno. Dobbiamo rimanere uniti e mantenere questa mentalità che ho visto stasera. Se lo faremo, sono sicuro che insieme faremo grandi cose”.



