Il Napoli sta riscoprendo David Neres, decisivo nelle ultime due gare: doppietta contro l’Atalanta e quasi un gol da cineteca in rovesciata col Qarabag. La crescita del brasiliano coincide con il nuovo assetto scelto da Antonio Conte, passato al 3-4-3 dopo la sosta: un sistema che valorizza sia Neres sia Noa Lang, entrambi in ottima forma.
Napoli, Neres ritrova forma e magia. Ora è il jolly di Conte
Ha giocato (e bene) in tutti i ruoli dell’attacco nelle ultime settimane per sopperire alle assenze di Lukaku, Hojlund e De Bruyne. Esaurite le penitenze del catechismo contiano, si legge su Gazzetta, David Neres ha accelerato e preso a dribblare, ricordando a tratti Ezequiel Lavezzi e creando nuove possibilità al Napoli. Due gol all’Atalanta e se avesse segnato anche al Qarabag, con un gesto da Shingo Tamai, una acrobatica mezza rovesciata, sarebbe diventato la copertina della Champions League, ma il portiere della squadra azera, Mateusz Kochalski, gli ha negato la sublimazione del suo nuovo status d’eroe calcistico, ombra del ricordo argentino.
Da centravanti contro l’Inter ha creato spazi chiave, come nell’azione del gol di Anguissa.
Da esterno destro nel tridente ha mostrato il meglio: più libertà tra le linee, più vicino alla porta e più incisivo tecnicamente.
Le sue posizioni interne liberano spesso Di Lorenzo, che può attaccare in ampiezza.
Una scelta tattica anche “politica”
Conte finora aveva preferito Politano, ma nelle ultime due partite ha lanciato Neres titolare, forse anche per cambiare ritmo offensivo: più fantasia e imprevedibilità, meno disciplina difensiva.
Il test Roma
Domenica c’è Roma-Napoli, sfida scudetto contro la miglior difesa del campionato. Sarà il vero banco di prova:
Conte confermerà il tridente Lang–Hojlund–Neres?
O tornerà a Politano per un assetto più equilibrato?
Per ora, Neres si è ripreso la scena: dribbling, fantasia e un ruolo sempre più centrale nel Napoli di Conte.



