Lorenzo Insigne, oggi senza contratto e in attesa della chiamata giusta per rilanciarsi in Serie A, torna al centro dell’attenzione. L’ex capitano del Napoli è stato intercettato all’aeroporto di Capodichino dai microfoni di Sportitalia, rilasciando alcune dichiarazioni che riaccendono la possibilità – tutt’altro che remota – di un suo ritorno in azzurro.
Insigne “non esclude il ritorno”: “Se Manna lo vuole, io sono pronto”
Insigne è apparso sereno, quasi rinvigorito dall’atmosfera della sua città. Quando gli è stato chiesto un commento sulle recenti parole del direttore sportivo Mauro Manna, che aveva aperto a un possibile ritorno del campione d’Europa 2021, la risposta è stata diretta:
“Se l’ha detto Manna, va bene così. Lui è il direttore. Io sarei sempre felice”.
Un’affermazione semplice, ma significativa: la porta è aperta. E da entrambe le parti.
Il contesto: una carriera in fase di rilancio
Svincolato dopo l’avventura oltreoceano, Insigne è alla ricerca della soluzione migliore per rientrare nel calcio italiano ad alto livello. Da mesi è in corso una trattativa con la Lazio, frenata però da ostacoli burocratici. Nel frattempo, si sono affacciate ipotesi come Parma e Fiorentina, club attenti alle opportunità in corsia offensiva.
Il Napoli resta il sogno, la suggestione, il richiamo di casa. E non sarebbe una scelta casuale: Antonio Conte conosce perfettamente Insigne, avendolo valorizzato in Nazionale. Il tecnico apprezza profili capaci di coniugare qualità e sacrificio, caratteristiche che l’attaccante napoletano ha sempre mostrato, soprattutto nei compiti difensivi. Lo stesso Insigne, in una recente intervista, aveva affermato:
“I tifosi non devono preoccuparsi. Conte lo conosco bene, non ti fa mollare un centimetro”.
Il ruolo di Manna e lo scenario possibile
Le dichiarazioni del direttore Manna prima di Napoli-Qarabag hanno dato il via alle speculazioni. Se il ds ha davvero aperto all’idea, significa che il club sta valutando un profilo esperto, utile per gestire le emergenze offensive e dare profondità alla rosa.
Insigne rappresenterebbe una soluzione a basso impatto economico ma ad altissimo valore simbolico e tecnico. Un ritorno che potrebbe trasformarsi in un’operazione strategica, sia emotiva che sportiva.