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CorSport – Napoli, una rivoluzione in Coppa Italia: otto cambi per la sfida con il Cagliari

Antonio Conte, coach of S.S.C. Napoli, participates in the 12th day of the Serie A Championship between S.S.C. Napoli and Atalanta B.C. at the Diego Armando Maradona Stadium in Naples, Italy, on November 22, 2025. (Photo by Domenico Cippitelli/NurPhoto via Getty Images)

CorSport – Napoli, una rivoluzione in Coppa Italia: otto cambi per la sfida con il Cagliari

La rivoluzione di dicembre. Puntuale, un anno dopo: undici cambi il 5 dicembre 2024, negli ottavi della precedente edizione di Coppa Italia con la Lazio all’Olimpico, e otto oggi contro il Cagliari, nella sfida secca in programma alle 18 al Maradona che vale la qualificazione ai quarti di finale. Conte cambia, cambia tantissimo ma non tutto: l’emergenza, sembra un paradosso, ha colpito anche le rotazioni considerando la squalifica di Marianucci. Il difensore, finora impiegato soltanto una volta a San Siro contro il Milan, avrebbe collezionato la seconda presenza e invece sarà il settimo indisponibile con Anguissa, De Bruyne, Gilmour, Gutierrez, Lukaku e Meret. Sfortuna nera per lui, impedimento in più per l’allenatore. Ma la metamorfosi sarà ugualmente profonda in tutti i reparti, ad eccezione del sistema (3-4-2-1) e del portiere: Milinkovic-Savic, palleggiatore aggiunto e pararigori doc, ancora dall’inizio. Poi, girandola e sprazzi di bella gioventù: i ventiduenni Antonio Vergara e Giuseppe Ambrosino, rispettivamente 2 e 31 minuti in stagione, giocheranno la loro terza partita con il Napoli da titolari. Per entrambi, prodotti del settore giovanile, sarà la prima volta in assoluto.

Il Napoli accoglie la terza competizione con un vestito nuovo di zecca, in un Maradona vecchio stile: oltre 47.000, gli spettatori attesi allo stadio e che a dispetto dell’orario e del giorno feriale hanno comunque sposato la causa coppa. Il Cagliari, evidentemente, rievoca sempre ricordi meravigliosi: la vittoria per 2-0 del 23 maggio, del resto, valse il quarto scudetto. Quella di oggi, invece, sarà la seconda sfida stagionale dopo quella di agosto alla seconda di campionato: l’organizzazione della squadra di Pisacane, napoletano dei Quartieri Spagnoli, cadde solo al 95’. La notte degli ottavi segnerà l’esordio del Napoli in Coppa Italia e anche un’altra delicata tappa della maratona che fino alla semifinale di Supercoppa – il 18 dicembre a Riyadh contro il Milan – vedrà la squadra di Conte in campo per cinque volte in quindici giorni, una ogni tre. Calendario intasatissimo, insomma, con Juve e Benfica all’orizzonte in campionato (domenica) e in Champions (mercoledì), e turnover necessario.

Otto, dicevamo, i cambi rispetto alla partita dell’Olimpico con la Roma: partiranno in panchina Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno, Neres, Lang, Hojlund e soprattutto Lobotka e McTominay, i soli rappresentanti puri in rosa della specie protetta dei centrocampisti. Le scelte: confermati Milinkovic in porta, Beukema e Olivera nel tris difensivo che sarà completato da Juan Jesus; a destra, prima da titolare per Mazzocchi e a sinistra il ritorno di Spinazzola, in panchina a Roma dopo quattro partite saltate per infortunio; il jolly Elmas e Vergara a comporre una mediana totalmente inedita; Politano e la punta Ambrosino alle spalle di Lucca, in un trio offensivo altrettanto innovativo. Politano tornerà dall’inizio dopo tre panchine consecutive.

Per la cronaca: il Napoli ha vinto soltanto una delle ultime otto partite giocate in Coppa Italia, contro il Palermo a settembre 2024 nei sedicesimi. C’era Conte in panchina. Poi, 3 pareggi e 4 sconfitte. Nessuna caduta contro il Cagliari nei cinque precedenti in Coppa Italia dal 1973: l’ultimo all’epoca di Diego in semifinale, anno 1987, nei pressi del primo scudetto (due vittorie). Dal 2009, tra l’altro, il Napoli ha perso soltanto una delle 29 partite giocate contro il Cagliari in tutte le competizioni (20 vittorie e 8 pareggi).

Carlo Gioia