Nel Cagliari che prepara la delicata sfida di Coppa Italia contro il Napoli c’è un filo emotivo che unisce la Sardegna all’ombra del Vesuvio.
Cagliari, sardi con cuore napoletano: da Gaetano a Pisacane, il gruppo che sogna l’impresa al Maradona
Come evidenzia Il Mattino, diversi elementi della squadra rossoblù hanno radici, formazione o un legame personale profondissimo con Napoli, rendendo questo ottavo di finale particolarmente speciale.
Elia Caprile: il portiere cresciuto in una famiglia azzurra
Tra i pali ci sarà Elia Caprile, classe 2001, nato e cresciuto in un contesto familiare da sempre tifoso del Napoli. Dopo una breve parentesi proprio in città nella scorsa stagione, il portiere ha scelto Cagliari per trovare continuità. Oggi è un titolare affidabile, capace di interventi decisivi e di una presenza da veterano nonostante la giovane età. Un ritorno al Maradona che non sarà mai una partita qualunque.
Sebastiano Luperto: formazione a Napoli, maturità in rossoblù
Il filo partenopeo prosegue con Sebastiano Luperto, difensore cresciuto nel vivaio azzurro. Dalle giovanili all’esordio in Serie A, passando per la Champions League, fino al trasferimento in Sardegna che gli ha restituito continuità e responsabilità. Napoli resta un capitolo centrale della sua vita: la compagna è napoletana e la prima figlia è nata proprio in città. La gara del Maradona per lui ha sempre un valore emotivo speciale.
Folorunsho: un talento passato da Castel Volturno
Contro la Juventus è tornato protagonista Michael Folorunsho, altro volto che ha incrociato la sua carriera con il settore tecnico di Castel Volturno. Non ha mai trovato spazio reale a Napoli, ma altrove ha saputo crescere, fino all’opportunità attuale con il Cagliari, che gli sta consegnando minuti, centralità e la possibilità di dimostrare il suo potenziale in Serie A.
Gianluca Gaetano: lo scudetto nel cuore e un nuovo inizio
Sulla trequarti c’è Gianluca Gaetano, campione d’Italia con Spalletti e profondamente legato a Napoli. La scelta di partire per Cagliari è stata dettata dal desiderio di continuità, complice una concorrenza sempre più serrata nella rosa azzurra. Parte spesso dalla panchina, ma è un’arma preziosa per Pisacane, oltre a rappresentare un simbolo vivente del recente scudetto napoletano.
Esposito e Borrelli: due attaccanti con radici partenopee
In attacco, la presenza napoletana si fa ancora più evidente.
Sebastiano Esposito, cresciuto nell’area di Castellammare di Stabia, sta disputando una delle migliori stagioni della sua carriera. Gol, assist, intensità: la recente firma contro la Juventus ha confermato il suo momento positivo. La sfida al Napoli, per lui, ha un significato naturale e profondo.
Al suo fianco ci sarà Gennaro Borrelli, nato a Volla e rinato calcisticamente in Sardegna. Rimasto a lungo senza squadra, ha trovato nel Cagliari un ambiente favorevole per ripartire. Titolarità, gol e fiducia: la sua parabola è una delle storie più interessanti dell’anno rossoblù.
Fabio Pisacane: un napoletano in panchina, guida del progetto
A guidare il gruppo c’è Fabio Pisacane, napoletano doc alla seconda gara da avversario al Maradona. Nessuno spirito di rivalsa, solo la volontà di dare identità e coraggio a una squadra che non vince da due mesi. La Coppa Italia, nelle sue parole, può rappresentare un passaggio fondamentale per accelerare il processo di crescita.
Non è soltanto una partita. Per tanti rossoblù, il ritorno al Maradona significa intreccio tra passato e presente, carriera e vita, emozione e responsabilità.



