A due giorni dalla nuova sfida tra Milan e Lazio, che si ritrovano in Coppa Italia dopo il finale incandescente di San Siro, Maurizio Sarri torna sulla polemica relativa al rigore concesso ai rossoneri nel match di campionato.
Lazio, Sarri alza la voce dopo Milan-Lazio: “Serve più tranquillità nelle decisioni arbitrali”
Il tecnico biancoceleste, rimasto in silenzio stampa dopo la partita, ha scelto i microfoni di Sportmediaset per affrontare il tema, con toni fermi ma senza alimentare tensioni inutili.
A fare da sfondo alle sue parole ci sono anche le recenti dichiarazioni del designatore arbitrale Gianluca Rocchi, che aveva commentato l’episodio Pavlovic-Marusic precisando: “Meritava un check di 15 secondi. Non è rigore, la decisione giusta era calcio d’angolo”.
“Il Var va protetto. L’arbitro deve decidere con serenità”
Sarri ha spiegato con precisione cosa non lo abbia convinto dell’episodio e dell’atmosfera in cui è maturato:
“Bisogna azzerare tutto e pensare alla prossima partita, senza appigliarsi a presunti condizionamenti arbitrali. Però un suggerimento mi viene spontaneo: mettiamo le postazioni Var dalla parte opposta delle panchine. L’arbitro deve prendere decisioni con una tranquillità diversa da quella che ho visto”.
Un’analisi che non cerca alibi ma invita a riflettere su dinamiche sempre più delicate nel calcio moderno: posizionamento dei monitor, pressione delle panchine, tempi di revisione, standard decisionali.
Quando gli viene chiesto della possibilità di giocare con spirito di rivalsa, Sarri taglia corto:
“Rivalsa? Di tutto abbiamo bisogno meno che di una partita nervosa. Dobbiamo giocare per i nostri obiettivi”.
Lazio, fatica fisica e pochi margini: “È una fase complicata, i cambi conteranno”
L’allenatore analizza poi il momento della squadra, che sta pagando un calendario fitto e alcuni rientri non ancora completati:
“Nel primo tempo di San Siro siamo andati molto bene. Dopo il gol subito abbiamo sbandato. In questa fase giocare tre partite a settimana è un problema: ci sono calciatori che vengono da 50 giorni di stop, come Castellanos. È un passaggio delicato e i cinque cambi possono consumarsi in fretta”.
Sarri individua chiaramente la priorità stagionale: costruire, più che inseguire la classifica.
“In questa stagione non abbiamo velleità di classifica. Dobbiamo essere onesti: ci servirà per crescere e creare una base da migliorare per tornare competitivi”.
Milan e Coppa Italia: “Per 90 minuti come nel primo tempo? Firmerei subito”
Guardando alla sfida di Coppa Italia, Sarri mette in guardia i suoi da un avversario che può colpire in più modi:
“Se per 90 minuti ripetiamo ciò che abbiamo fatto nel primo tempo va benissimo. Non possiamo pensare di annullare del tutto la pericolosità del Milan”.
Sul torneo ribadisce una posizione già nota:
“La Coppa Italia? È una formula che non mi piace. La affronteremo turno per turno, senza piani a lungo termine”.
Il mercato biancoceleste: “A gennaio tutto da capire. La sessione decisiva sarà quella estiva”
La chiusura è dedicata alla programmazione:
“Bisognerà vedere se a gennaio ci sarà realmente mercato, se qualcuno sarà libero o meno. Per noi sarà decisiva la sessione di giugno. Ho detto ciò che può mancare a livello di ruoli e qualità, ma identificare i nomi spetta alla società”.
Sarri smorza poi ogni possibile lettura polemica:
“Dire cosa ci manca significa dire anche chi dovrebbe andare via, e in questo momento non possiamo rinunciare a nessuno. Lasciamo perdere queste cose che ci farebbero solo del male”.



