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CorSport – Napoli, De Laurentiis ha ragione: non una, ma due volte…

CorSport – Napoli, De Laurentiis ha ragione: non una, ma due volte…

De Laurentiis ha ragione. Non una, ma due volte. La prima sulla forza del Napoli, quest’anno sicuramente più completo dell’anno scorso. La seconda sul condottiero che ha in panchina, il vero segreto di questo gruppo. La qualificazione contro il Cagliari tiene Conte in corsa ovunque, su quattro fronti. In campionato è primo, in Coppa Italia aspetta ai quarti Como o Fiorentina, in Champions al momento sarebbe ai playoff e fra qualche settimana si giocherà la Supercoppa con Milan, Inter e Bologna. Il merito principale è dell’allenatore, che è riuscito nella difficoltà a dare una svolta alla stagione. Con un’intuizione che rischia di aver fatto nascere dalle macerie di Bologna il Napoli del presente e del futuro. La squadra dà l’impressione di avere nelle corde il nuovo assetto tattico, plasmato nell’emergenza totale e con sei assenti di spessore. Al di là di chi gioca, il nuovo 3-4-2-1 interpretato con pressione uomo a uomo a tutto campo dà una grande solidità difensiva. E nello stesso tempo offre agli uomini d’attacco un sostegno costante ed efficace, sfruttando ampiezza e qualità degli esterni. Nonostante l’idea sia nata probabilmente nella settimana in cui Conte ha staccato la spina per recuperare energie, anche la rosa sembra costruita ad hoc per assorbire il cambiamento. Se si considerano anche Marianucci e Olivera, a disposizione ci sono sei centrali che possono alternarsi (aggiungendo Beukema, Rrahmani, Buongiorno e Juan Jesus). Sulle corsie esterne le coppie sono Di Lorenzo e Mazzocchi a destra e Gutierrez e Spinazzola a sinistra (con l’ex romanista che all’occorrenza può giocare sull’altra corsia e Olivera che può dare il cambio dall’altro lato). Al centro, oltre agli attuali titolari Lobotka e McTominay e alle attuali riserve Elmas e Vergara, sono attesi al rientro anche Anguissa e Gilmour. Così come sulla trequarti potrebbero alternarsi con Lang e Neres, lo stesso Elmas, Politano, il duttile McTominay e anche De Bruyne, quando rientrerà. Per la prima punta c’è solo l’imbarazzo della scelta: Hojlund, Lucca e Lukaku, ormai prossimo a tornare in campo. Chissà che Conte non abbia fatto già questo calcolo quando ha deciso la svolta. Quell’idea nata nella sua casa di Torino rischia di non essere solo una soluzione passeggera. Di questo passo diventerà la nuova linea guida del Napoli.

Anche ieri contro il Cagliari l’impronta del nuovo 3-4-2-1 si è vista nonostante gli otto cambi. L’interpretazione di chi gioca meno è stata impeccabile almeno per un tempo, fino a quando Pisacane non ha deciso di dare più verve al Cagliari con l’inserimento di diversi titolari. Seba Esposito soprattutto, un talento che può fare la differenza in ogni contesto, ha la personalità e soprattutto la qualità per imporsi ad alti livelli. Ha trovato il gol su un rimpallo fortunato (con tanto di scuse ai tifosi azzurri), ma ha regalato numeri e giocate di alta scuola. Con lui, con Borrelli, Gaetano, Felici e con il muro Caprile, inseguire la salvezza non sarà complicato.

Ha ricevuto risposte positive anche Conte. Lucca ha ritrovato il gol, anche se ancora non sembra il giocatore che travolgeva i difensori avversari che tutti hanno ammirato a Udine. Ha impressionato il giovane Vergara: vivacità, intraprendenza e anche un meraviglioso assist. E ha confermato di essere un uomo in più Milinkovic: partecipa al gioco, para i rigori e li segna anche. Il tutto davanti a 40.000 tifosi del Maradona che hanno fatto le prove generali per il prossimo appuntamento. Domenica sera arriverà la Juve, tornerà l’uomo del terzo scudetto. Contro Spalletti non sarà una partita come le altre.

Carlo Gioia