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Lazio, Sarri frena su Insigne: “Per me è quasi un figlio, ma il club deve pensare alle priorità”

Durante il post gara di ieri in Coppa, Maurizio Sarri ha affrontato uno dei temi più discussi attorno alla Lazio: il possibile interesse per Lorenzo Insigne.

Lazio, Sarri frena su Insigne: “Per me è quasi un figlio, ma il club deve pensare alle priorità”

Il tecnico ha risposto con chiarezza, mantenendo un tono personale ma professionale, utile a comprendere il reale scenario di mercato.

“Insigne? Non ho idea. Con la società avevamo parlato di altri ruoli; poi, una volta che saranno coperti, si vedrà. Sono affezionato al ragazzo, lo considero quasi un figlio, abbiamo trascorso tre anni intensi insieme ed è una persona splendida. Ma la società deve fare i conti con le proprie priorità, perché i ruoli fondamentali erano altri.”

Parole che non chiudono la porta, ma ridimensionano le aspettative: l’eventuale ritorno di Insigne in Serie A dipenderà prima di tutto dalle condizioni economiche e dalla strategia della Lazio per gennaio, ancora da definire tra mercato libero o vincoli legati al saldo zero.

Un rapporto speciale, ma un mercato da ponderare

L’affetto tra Sarri e Insigne è noto, costruito durante i tre anni condivisi al Napoli, anni che hanno segnato la crescita tecnica e caratteriale dell’attaccante. Nonostante questo legame, Sarri ribadisce un principio: le scelte devono rispettare la programmazione societaria.

Non si tratta dunque di valutazioni tecniche isolate, ma di un contesto più ampio che coinvolge budget, ruoli da coprire e la sostenibilità dell’organico.

Insigne e Lazio: un’idea affascinante, non una priorità

L’eventuale operazione Insigne resta sullo sfondo, più come suggestione che come trattativa imminente.
La Lazio, prima di tutto, deve completare gli innesti considerati indispensabili e solo successivamente potrà valutare opportunità complementari.

Il messaggio di Sarri è chiaro: stima e affetto sì, ma le decisioni di mercato avranno la precedenza su qualsiasi legame personale.