La Gazzetta dello Sport dedica ampio spazio al legame profondo tra Antonio Conte e Torino, il luogo che più di ogni altro rappresenta la sua comfort zone. Una città che lo ha accolto da giovane calciatore e che non ha mai smesso di essere casa, anche oggi che guida il Napoli.
Conte e Torino: la sua vera comfort zone. “Bianconero da sempre”, tra portici e profilo basso
Torino è una città fatta di linee sobrie, ordine e silenzi. I suoi portici, quasi diciotto chilometri di continuità architettonica, raccontano una dimensione unica: passeggi, discrezione, ritmo lento. Proprio lì, sotto quelle arcate, Antonio Conte ritrova il suo equilibrio.
È un luogo che gli appartiene, un rifugio naturale dove ritagliarsi pause lontane dalle pressioni della stagione.
Arrivato in città a ventidue anni, prima da giocatore e poi da allenatore, Conte non ha mai davvero reciso quel legame. Torino è rimasta il suo centro emotivo, la sua base. E non è un caso che la sua casa sia ancora oggi a pochi passi dalla sede storica della Juventus, in Corso Galileo Ferraris.
Una città che non ha mai lasciato
Anche la famiglia ha consolidato questo rapporto: moglie e figlia non hanno mai abbandonato Torino, che è rimasta il punto fermo della vita privata di Conte. Lui ci torna ogni volta che può, come accaduto a metà novembre, quando la pausa Nazionali gli ha concesso un giorno di libertà.
Mentre lo staff lavorava a Castel Volturno, il tecnico ha scelto di staccare proprio nella città in cui si sente più protetto.
Torino gli offre un vantaggio ormai raro per chi vive di calcio: la possibilità di muoversi senza essere assediato, mantenendo quel profilo basso che gli appartiene. Un luogo dove la sostanza conta più dell’apparenza.
L’episodio con Sinner e il richiamo alle radici
Torino è anche il palcoscenico in cui Conte non rinuncia ai suoi valori. Come quando, presente alle ATP Finals per assistere a Jannik Sinner, ha rifiutato di unirsi al coro “chi non salta è bianconero”.
La risposta è stata chiara:
«Ci vuole rispetto per la storia di ognuno… non potete chiedermelo».
Una dichiarazione che riassume il suo legame con la Juventus. La Gazzetta lo definisce senza mezzi termini: Conte è bianconero da sempre. Una verità che il tecnico non ha mai nascosto e che continua a scorrere nel suo rapporto con Torino.
Silenzio e lavoro: oggi non parlerà
Nella quotidianità del Napoli, Conte sceglie spesso la via del silenzio, e anche oggi non rilascerà dichiarazioni. Una decisione coerente con il suo stile, con quella disciplina personale che i portici torinesi sembrano riflettere in ogni passo.



