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Napoli, il Maradona torna un fortino, Juve battuta e anno 2025 senza sconfitte. Un record che mancava dal 1987

Stadio Maradona
Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images

Il successo per 2-1 contro la Juventus segna molto più di una prestigiosa vittoria: certifica un primato storico. Il Napoli di Antonio Conte chiude infatti il 2025 imbattuto allo stadio Maradona tra campionato e competizioni internazionali, un traguardo che la squadra partenopea non centrava dal lontano 1987.

Napoli, il Maradona torna un fortino, Juve battuta e anno 2025 senza sconfitte. Un record che mancava dal 1987

La doppietta di Hojlund, decisiva per ribaltare la sfida contro i bianconeri, suggella un anno solare perfetto tra le mura amiche.

Mancano ancora alcune partite da disputare prima del 31 dicembre – la trasferta di Champions League contro il Benfica, quelle di Serie A a Udine e Cremona e i match della Supercoppa Italiana in programma a Riad – ma il calendario non prevede più gare casalinghe. Di fatto, dunque, il Napoli ha già chiuso la sua stagione interna con un successo destinato a entrare negli archivi.

Un Maradona inviolabile: i numeri di un’impresa

L’ultima sconfitta casalinga degli azzurri risale all’8 dicembre 2024, quando la Lazio riuscì a imporsi a Fuorigrotta. Da quel momento è iniziata una serie impressionante: 13 vittorie e 4 pareggi in Serie A nell’arco del 2025, oltre ai successi ottenuti nelle competizioni europee.

Una continuità che mancava da 38 anni, quando il Napoli targato Maradona e Bianchi dominava in Italia e in Europa. Oggi la squadra di Conte ritrova quello spirito, trasformando lo stadio di casa in un ambiente impenetrabile, dove ritmo, aggressività e organizzazione diventano marchi distintivi.

Juventus ancora tabù: settimo ko consecutivo a Fuorigrotta

La sfida contro i bianconeri aggiunge un ulteriore tassello alla narrativa degli ultimi anni:
la Juventus non riesce a uscire indenne dal Maradona dal 3 marzo 2019.

Con il successo maturato grazie alla doppietta di Hojlund, il Napoli raggiunge quota sette vittorie casalinghe consecutive in campionato contro i rivali storici, un dato che conferma quanto il Maradona sia diventato un campo ostile per la formazione torinese.

Il dialogo simbolico della serata l’ha riassunto un tifoso all’uscita dallo stadio:
“Qui è di nuovo un fortino. Serve coraggio per venire a giocare a Fuorigrotta”.

Il fattore Conte: identità, intensità e continuità

L’arrivo di Antonio Conte ha portato disciplina tattica, solidità mentale e una capacità rara di far rendere al massimo il collettivo nei momenti cruciali. Il Napoli costruisce le sue certezze soprattutto in casa, dove ritmo e aggressività si fondono con una partecipazione emotiva costante da parte del pubblico.

Hojlund, grande protagonista dell’ultima notte di campionato al Maradona, ha dichiarato dopo il match:
“Quando giochiamo qui sentiamo una spinta diversa. È come se il campo ci proteggesse”.

Una sintesi perfetta della trasformazione vissuta dagli azzurri nell’arco dell’anno solare.

Un modello da consolidare nel 2026

L’imbattibilità casalinga del 2025 offre al Napoli una base solida per il futuro. Mantenere questa costanza sarà fondamentale per affrontare le sfide della nuova stagione, soprattutto in un campionato dove la lotta al vertice si fa sempre più serrata.

Il Maradona è tornato a essere una roccaforte. E oggi, più che mai, il Napoli vuole costruire lì la propria identità competitiva.