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Napoli, è il momento della svolta: Lobotka e Lukaku per fermare la crisi e ripartire

Ora o mai più. Il Napoli arriva a Riad con l’urgenza di cambiare rotta e con due certezze ritrovate: Stanislav Lobotka e Romelu Lukaku. Antonio Conte sa che la semifinale contro il Milan non è soltanto una sfida da dentro o fuori, ma un passaggio chiave per il presente e per il futuro immediato della sua squadra.

Napoli, è il momento della svolta: Lobotka e Lukaku per fermare la crisi e ripartire

Le ultime due sconfitte consecutive hanno acceso un campanello d’allarme che non può più essere ignorato.

Conte lontano dal Maradona: il vero nodo

Se potesse, Antonio Conte porterebbe il Diego Armando Maradona con sé in Arabia Saudita. I numeri parlano chiaro: in casa il Napoli è quasi impeccabile, lontano da Fuorigrotta continua invece a mostrare fragilità evidenti. A Riad il tecnico azzurro ha due obiettivi non negoziabili: interrompere la serie negativa in trasferta e prendersi la rivincita contro il Milan dopo la sconfitta di San Siro.

Due rientri che cambiano lo scenario

Nel momento più delicato della stagione, arrivano segnali incoraggianti. Lobotka, già visto per uno spezzone a Udine, è pronto a riprendere il ruolo di metronomo del centrocampo. Il suo ritorno consente al Napoli di ritrovare ordine, ritmo e pulizia nella gestione del pallone, aspetti mancati nelle ultime uscite.

Accanto a lui, Conte spera di poter sfruttare anche Lukaku. Il belga rientra dopo un lungo stop e non partirà dall’inizio, ma rappresenta un’arma offensiva fondamentale a gara in corso. Una presenza che può cambiare il peso specifico dell’attacco, soprattutto contro un Milan pericoloso quando trova spazi, ma vulnerabile se costretto a difendere basso.

Formazione in evoluzione: Conte valuta le corsie

Le scelte definitive arriveranno solo dopo l’ultimo allenamento. I dubbi principali riguardano gli esterni: Olivera o Spinazzola a sinistra, con il primo alle prese con un lieve risentimento al polpaccio. Più avanti, Politano è candidato a partire da destra, mentre resta aperto il ballottaggio sulla corsia opposta tra Spinazzola avanzato e Neres, con possibili rotazioni tra le fasce.

Una certezza, invece, riguarda McTominay, che con il rientro di Lobotka potrà tornare a occupare stabilmente il ruolo di mezzala, con maggiore libertà di inserimento. In avanti, a Hojlund il compito di allungare la squadra e creare spazi contro le linee compatte del Milan.

Il problema della continuità

Il vero tema, però, va oltre i singoli. Il Napoli deve ritrovare solidità e continuità. I numeri raccontano una stagione finora discontinua: sette sconfitte complessive tra campionato e Champions League, con il recente doppio ko contro Benfica e Udinese che ha incrinato certezze e fiducia.

La squadra mostra pause difficili da spiegare, fatica a reagire quando va sotto nel punteggio e perde lucidità nei momenti chiave. In una partita secca come quella di Riad, questi limiti possono risultare decisivi.

L’assenza di Anguissa e il rebus tattico

A complicare il quadro c’è l’infortunio di André-Frank Anguissa. Il camerunense era il vero equilibratore del Napoli, determinante in fase difensiva, offensiva e sui calci piazzati. La sua assenza pesa come un macigno e non trova un sostituto naturale in rosa.

Tocca ora a Conte individuare la soluzione più efficace per mascherare questa mancanza e restituire compattezza alla squadra.

Una partita che vale più di una finale

Contro il Milan non c’è solo una finale di Supercoppa in palio. C’è la necessità di invertire un trend pericoloso, di ritrovare fiducia e di dimostrare che questo Napoli ha ancora margini e carattere. Lobotka e Lukaku rappresentano due punti di ripartenza. Sta al campo dire se basteranno per cambiare il corso della stagione.