La semifinale di Supercoppa Italiana tra Napoli e Milan non vale soltanto l’accesso alla finale. La notte di Riad diventa il teatro di un confronto che va oltre il campo, trasformandosi nell’ennesimo capitolo di una rivalità che ha segnato profondamente la storia recente della Serie A.
Napoli-Milan, Conte contro Allegri: la resa dei conti tra i dominatori del calcio italiano
Napoli-Milan è soprattutto Antonio Conte contro Massimiliano Allegri, due allenatori che, tra il 2011 e il 2020, hanno esercitato un autentico duopolio sul calcio italiano.
Conte e Allegri, i “padroni” di un’epoca
Per quasi un decennio, Conte e Allegri si sono spartiti il potere in Serie A, conquistando complessivamente nove scudetti consecutivi. Un dominio interrotto solo in tempi più recenti da allenatori come Sarri, Pioli, Spalletti e Inzaghi, ma che non ha scalfito il prestigio e l’aura di grandezza che circonda ancora oggi i due tecnici.
Napoli-Milan, in programma questa sera alle ore 20 con diretta su Italia 1 e Sportmediaset.it, riporta al centro della scena due filosofie diverse ma ugualmente vincenti, incarnate da allenatori che hanno fatto della mentalità e del controllo del gruppo il loro marchio di fabbrica.
I precedenti: numeri favorevoli a Conte, ma Allegri ha colpito per ultimo
Nonostante anni di dominio parallelo, i confronti diretti tra Conte e Allegri sono stati meno frequenti del previsto. In totale si contano appena nove sfide ufficiali. Il bilancio pende dalla parte del tecnico salentino, che ha ottenuto cinque vittorie, contro due pareggi e due successi di Allegri.
L’ultimo incrocio, però, sorride all’allenatore livornese: il Milan di Allegri ha infatti superato il Napoli di Conte in campionato lo scorso 28 settembre, un risultato che aggiunge ulteriore tensione e significato alla semifinale di Supercoppa.
Quel curioso incrocio di Doha e una rivalità mai esplosa in Supercoppa
Paradossalmente, Conte e Allegri non si sono mai affrontati direttamente in una finale di Supercoppa Italiana. Eppure, i loro percorsi si sono incrociati in modo emblematico nell’edizione del 2014 a Doha.
In quell’occasione, il Napoli conquistò il trofeo superando ai rigori la Juventus di Allegri. Una Juventus che, però, era arrivata a giocarsi quella finale grazie allo scudetto dei record da 102 punti conquistato pochi mesi prima da Conte, prima del clamoroso addio estivo. Un ideale passaggio di consegne che rende ancora più simbolica la sfida di questa sera.
Il rapporto con la Supercoppa: Conte a caccia del sesto trionfo
Massimiliano Allegri è universalmente riconosciuto come uno specialista delle partite secche e delle finali. In carriera ha già conquistato tre Supercoppe Italiane, una con il Milan e due con la Juventus, confermando una particolare predisposizione per questo tipo di competizioni.
Antonio Conte, però, non è da meno. Il suo legame con la Supercoppa è profondo e radicato in un DNA vincente che non ha mai abbandonato il tecnico pugliese. In totale, Conte ha sollevato questo trofeo cinque volte: tre da calciatore e due da allenatore. Stasera, a Riad, va a caccia del sesto sigillo personale, consapevole però che il passato non assegna vantaggi.
Napoli-Milan si presenta così come una sfida carica di storia, prestigio e significati. Una partita che può cambiare l’inerzia della stagione e che, ancora una volta, mette di fronte due allenatori simbolo del calcio italiano moderno. Conte contro Allegri, senza compromessi.



