«Una sentenza esemplare, che conferma, come da sempre denunciato dagli avvocati di parte civile ed emerso dalle indagini difensive , essersi trattato di un agguato premeditato . La Corte giudica errata la consulenza del colonnello Frattini avendo il De Sanctis sparato con i guanti e avendo sparato senza esser stato prima ferito come risultante dai referti del pronto soccorso e di prime cure dove non risultano tagli.
Inoltre viene considerata credibile la testimonianza del Puzone e stigmatizzata la negligenza dell’organizzazione dell’evento in quanto nonostante la pericolosità del tifoso De Sanctis proprio quella zona non era adeguatamente controllata e presidiata dalle forze dell’ordine .
Una conferma giuridica della difesa di Ciro Esposito all’esito di una ricostruzione istruttoria chiara e completa di testimonianze, video, audio e prove chiari ed inconfutabili . Nulla potrà restituire Ciro o risarcire quanto accaduto ma giuridicamente una condanna equilibrata e quanto dovuto non solo alla famiglia di Ciro, anche per il grande esempio di valori e civiltà dato da Scampia/Napoli a tutti, ma a quel mondo ancora sano del calcio italiano non inquinato da violenze e speculazioni »
dichiarano gli Angelo e Sergio Pisani difensori della madre e padre di Ciro Esposito. «Quanto emerge ogni giorno sul mondo del calcio – aggiungono i legali – mostra ancora una volta il quadro di uno sport avvelenato, inquinato, sporco, per cui necessita una rivoluzione culturale e la vittoria delle regole e valori su ogni male se vogliamo far vincere i valori sulle violenze . Rendendo giustizia a un innocente come Ciro Esposito, che quella tragica mattina sacrificò la propria vita per mettere in salvo donne e bambini dalla violenza ultrà, la giustizia italiana ha dato un primo segnale decisivo per fermare o quanto meno arginare questa barbarie, dentro e fuori gli stadi, ora tocca alla politica ed alle altre istituzioni scendere in campo per far vincere lo sport e i valori sani .
Abbiamo atteso il verdetto come un primo passo importante verso la verità e chiediamo ancora giustizia a 360^ – conclude Pisani – perché resta da indagare sui complici mascherati di De Santis fuggiti dopo l’assalto e su tutte le altre responsabilità anche istituzionali e dei cosiddetti organizzatori di quella giornata, anche per il giusto risarcimento che si deve alla famiglia Esposito dopo la tragedia dimenticata da quelle istituzioni cui ha insegnato tanti valori »