La protesta era scoppiata nell’ultima gara interna contro il Bologna. Gli Ultras della Curva B non hanno assolutamente digerito la politica de caro-prezzi attuata dal patron Aurelio De Laurentiis. Per tutta la partita si erano susseguiti numerosi cori con insulti all’indirizzo del patron azzurro ed era stato esposto anche uno striscione con una scritta emblematica: “Settore popolare!”.
La cosa non è morta e sepolta sulle tribune dell’impianto di Fuorigrotta, ma ha avuto un seguito. Una delegazione dello zoccolo duro del tifo, infatti, è stata accolta in questi minuti dallo staff del Comune presso palazzo San Giacomo dopo una protesta iniziale per cercare di trovare una soluzione.
Sul tavolo c’è l’accordo sulla convenzione – non ancora firmata – che prevederebbe prezzi bloccati e popolari per tutti i settori, in particolare quello delle curve a 15 euro. Un patto che, fin quando non verrà firmato, non potrà essere messo in atto dalla SSC Napoli che in queste prime uscite ha applicato tariffe diverse a seconda dell’avversario. Contattato anche lo stesso presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis – attualmente in Cina – seguiranno aggiornamenti.
Già nei giorni scorsi il sito NapoliSpia aveva anticipato la notizia della convocazione, da parte del presidente della Commissione Sport del Comune di Napoli, Carmine Sgambati, della commissione per il prossimo 21 settembre. All’ordine del giorno il caro-prezzi delle curve del San Paolo.
Ieri, invece, i colleghi de Il Mattino scrivevano che la mozione del consigliere Andrea Santoro fu trasformata in ordine del giorno, dunque non vincolante: chiedeva un tetto al prezzo dei ticket per le gare casalinghe del Napoli. 15 euro le curve, 25 i distinti, 40 la tribuna Nisida e 50 la Posillipo, almeno fino al completamento dei lavori dell’impianto.