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ROMA-NAPOLI 1-2, le pagelle: Reina è decisivo, Mertens chirurgico. Meravigliosi Insigne e Rog

Reina 9:
Una parata che vale un campionato, oltre a tante altre cose ottime in tutta la partita: è la sua vittoria.

Hysaj 6:
Per tonicità e presenza è un altro giocatore rispetto a quello visto con l’Atalanta. Si impegna come può sull’ottimo Perotti ed è preziosissimo in uscita giocando un gran numero di palloni. Peccato per quell’errore nella ripresa che abbassa la sua valutazione e che stava mandando in rete Salah.

Albiol 6,5:
Nel finale viene sovrastato da Dzeko nel gioco aereo, ma è quello che accadrebbe al 99% dei difensori europei. Per il resto conduce un’ottima gara soprattutto nel primo tempo quando esce sempre molto bene dalle situazioni difficili avviando elegantemente l’azione.

Koulibaly 7:
Quella ribattuta approssimativa attorno al 20esimo poteva regalare un gol a Perotti, che poi stoppa col braccio. Nella ripresa però col Napoli che si allunga colpevolmente sale in cattedra facendo la differenza con la sua qualità nell’uno contro uno. Qualche sbavatura se la concede sempre, ma è un giocatore che per questo Napoli fa tutta la differenza del mondo in partite del genere.

Ghoulam 6,5:
Un primo tempo liscio come l’olio. Scende e si sovrappone che è una meraviglia e dà sempre tanta aria al gioco del Napoli nei suoi duetti con Insigne. La ripresa è un’altra storia, il Napoli si allunga, la lucidità cala e gli vengono chiesti gli straordinari anche in fase di copertura su un giocatore come Salah, non esattamente la sua dote migliore a questi livelli. Se la cava tutto sommato discretamente al netto di qualche sbavatura.

Jorginho 6,5:
Molto bravo nella prima mezzora a comandare quel giro palla degli azzurri che tanto ha ingabbiato la Roma. Nel secondo tempo viene sostituito non per demerito, ma perchè con le squadre più lunghe Diawara diventa un giocatore più utile alla causa, come spesso ha spiegato in passato lo stesso Sarri.

(DIAWARA 6)
Entra in campo con il giusto atteggiamento e da un contributo importante tra le linee azzurre dove ormai si erano creati dei pericolosi burroni. Si schiaccia forse troppo in occasione del gol di Strootman dove poteva coprire meglio la linea di passaggio per il centrocampista giallorosso che arrivava a rimorchio. Il primo palo era già ben coperto.

Rog 7:
Unico neo quel pizzico di superficialità con cui talvolta va ad affrontare Perotti, convinto di prendergli il pallone, salvo poi vederselo spostare con gran classe dall’argentino che lo salta nell’uno contro uno. Se vogliamo però, anche questo è sintomo di personalità per un giocatore la cui autostima evidentemente non è mai stata scalfita dal lungo periodo di anonimato, anzi. Gioca magnificamente nelle due fasi offrendo al centrocampo del Napoli l’energia e l’intensità che erano mancate tremendamente nella gara di sabato scorso contro l’Atalanta. L’accelerazione con cui arriva a sfiorare il gol poi, non è altro che il tradizionale marchio di fabbrica di un giovane centrocampista destinato a far ricordare il suo nome.

Hamsik 6,5:
Nel primo tempo è fantastico nella gestione del pallone e nella capacità di sapere sempre dove andarsi a piazzare per ricevere il pallone conoscendo già la zona di campo in cui sarà meglio smistarlo. Nella ripresa accusa un calo fisico e non ha la giusta lucidità per giocare bene l’ultimo passaggio in diverse situazioni in cui la Roma avrebbe prestato il fianco al colpo del KO. Ottimo invece l’assist per il primo dei due gol di Mertens.

(MILIK SV)

Insigne 7,5:
Nel 2017 è un giocatore favoloso, forse l’Insigne più forte che si sia mai visto. Nel primo tempo illumina l’Olimpico con una giocata più pregiata dell’altra. Nella ripresa serve a Mertens un assist da capolavoro. Peccato per la chance del 3-0 fallita in maniera non da lui, steccando una conclusione a giro che poteva essere tranquillamente nelle sue corde.

Mertens 8:
Doppietta chirurgica ed un contributo incalcolabile che non finisce nelle statistiche ma che invece pesa eccome in termini di pressing e aggressione sempre altissima portata sulla prima impostazione dei difensori avversari. Una risposta decisa a chi credeva che la sua nuova carriera da “centravanti” fosse già giunta agli sgoccioli.

Callejòn 6,5:
Sfiancato dal contributo che deve dare in copertura soprattutto nel finale, non gioca una partita scintillante ma è molto prezioso nel lavoro sporco e nell’andare a riconquistare il pallone (è più un errore di Fazio in uscita) da cui nasce il gol dello 0-2.

(ZIELINSKI 6,5):
Entra in campo a gara in corso e si mette in proprio con i suoi strappi. Quando gioca dall’inizio non toglie nulla a nessuno, quando non lo fa è un’arma incredibile da potersi giocare dalla panchina.

Sarri 7:
Con Mertens ha vinto lui. La squadra c’è ed ha risposto con gli attributi, come in verità già aveva fatto a Torino per 45 minuti. Torna a Napoli con tante notizie positive, sebbene con quel discorso della maturità e della mentalità che continuerà a non convincerlo del tutto: sopra 0-2 a 5 minuti dalla fine la sua squadra andava concedendo contropiedi alla Roma. Sul piano della gestione c’è ancora tanto da lavorare per divenire una squadra vincente. Bene anche le scelte di Jorginho e di Rog al suo fianco: il più Allan tra i non Allan per il gioco delle coppie, ma con qualcosa palla al piede che ricorda anche Zielinski. Perchè solo adesso lo scopriamo? Sarebbe troppo facile chiedercelo proprio oggi, ma la domanda è inevitabile.

 

di Andrea Falco