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Sarri: “Nei primi cinquanta minuti siamo stati superiori, non ho mai visto il Real Madrid buttare fuori il pallone…”

L’allenatore del Napoli Maurizio Sarri ha parlato in conferenza stampa nel post-partita di Napoli-Real Madrid:

“Il secondo tempo è condizionato fortemente dal gol, per giocare ai livelli d’intensità e di ritmo della prima frazione di gioco bisognava essere al massimo sotto il profilo della condizione mentale. Sulle palle inattive dovevamo fare di più avendo più aggressività, poi paghiamo contro queste squadre qualcosa in termini di fisicità. Nei primi cinquanta minuti siamo stati superiori, non ho mai visto il Real Madrid buttare fuori il pallone come avvenuto stasera. C’è speranza, i primi cinquanta minuti ci lasciano la sensazione di poter fare molto bene. Mi dispiace per il pubblico, ho sempre il pensiero che questo pubblico meriterebbe di più anche se abbiamo giocato bene. M’aspettavo che potessimo fare una buona partita, non che concedessimo quasi nulla come abbiamo fatto nel primo tempo. E’ una sfida che ci lascia l’amaro in bocca, la Champions è stata un’esperienza bellissima e anche molto formativa per i nostri giocatori. Se si pensa che il giocatore più vecchio del nostro centrocampo nel secondo tempo era un classe ’94, c’è tanta speranza per il futuro. In campionato mi sembra che abbiamo un punto in meno dell’anno scorso considerando la perdita di Higuain e l’infortunio di Milik, poi una stagione con la Champions prevede un dispendio d’energie soprattutto dal punto di vista mentale nettamente superiore alla scorsa. Mi sembra che l’ultima volta che il Napoli ha disputato gli ottavi di Champions ha portato a casa 57 punti. Considerando la complessità della stagione, stiamo facendo bene. Abbiamo delle pecche come per esempio la fisicità, non parlo solo di centimetri ma di chili, è una problematica difficilmente risolvibile. Andiamo a zona proprio per non andare a scontri fisici individuali, fare gli accoppiamenti stasera era impossibile, però dobbiamo aggredire di più la palla. Qualcuno si fa condizionare ancora dalla marcatura dell’uomo piuttosto che seguire il pallone. Per cinquanta minuti gli abbiamo fatto girare i coglioni in maniera abbondante, il Real Madrid è una squadra di grandi talenti e, come capita spesso con questi giocatori, si tende a vedere dei solisti individualisti. I blancos hanno un loro modo di giocare, poi è ovvio che vincono le partite anche grazie ai singoli”