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Napoli, il punto sul calciomercato: da Verdi a Sarri

NAPOLI CALCIOMERCATO – Mattinata senza eccessivi acuti per ciò che concerne il calciomercato del Napoli, che però comincia a viaggiare spedito verso sentori di concretezza. Il club azzurro sta infatti provando a dare una prima svolta alla sua sessione estiva e, probabilmente, nel giro dei prossimi giorni arriveranno novità importanti sui fronti principali. Ecco alcune delle novità, riguardanti svariati aspetti delle trattative azzurre.

Napoli, il punto calciomercato: le novità, da Verdi a Sarri

Una delle novità principali di oggi riguarda il giovane portiere dello Zorya, Andriy Lunin. Il Napoli infatti, secondo quanto spiegato da La Gazzetta Dello Sport, avrebbe deciso di cercare un affondo decisivo per il giovane fenomeno dei pali, provando a bruciare la concorrenza dell’Inter per il calciatore. In particolare, gli azzurri avrebbero cercato di convincere il club ucraino con un’offerta di 8 milioni, più alta di quella dei milanesi. Il giocatore ci starebbe pensando, nonostante la promessa dei nerazzurri di raccogliere l’eredità di Handanovic entro un paio di stagioni. Novità davvero importanti anche per Simone Verdi, ormai promesso sposo del Napoli: il ragazzo, tra domani e dopodomani, dovrebbe – secondo quanto spiegato da Tuttosport – presentarsi alla Filmauro per firmare il contratto che lo legherà al club azzurro. Nello specifico, Verdi firmerà un accordo di 5 anni con opzione per il sesto, con il Napoli che darà al Bologna 20 milioni + 3 di bonus in caso di qualificazione in Champions League e altri 2 in caso di vittoria del campionato.

Anno “sabbatico”?

La situazione più delicata riguarda invece Maurizio Sarri, ancora sotto contratto con il Napoli ma non più tecnico della prima squadra. Il Chelsea infatti avrebbe deciso di puntare su Laurent Blanc per la successione di Antonio Conte, abbandonando la pista Sarri a causa della clausola di 8 milioni di euro chiesta da De Laurentiis. Il rischio per Sarri è dunque quello di trascorrere almeno una stagione fermo, un vero peccato nonché una sorta di punizione immeritata per l’allenatore ex Empoli, che rischia di pagare (esageratamente) l’eccessivo attendismo palesato nei confronti degli azzurri in questi mesi.