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Grazie a quel gigante venuto dal Senegal, lo Stadium non fa più tanta paura…

JUVENTUS NAPOLI KOULIBALY – L’anno scorso JuventusNapoli arrivò quasi come un match point per i bianconeri. Come una gara da amministrare e portare a casa, senza dare troppa importanza ad una vittoria o ad un pareggio. Il Napoli, invece, aveva un solo risultato per continuare a sperare nello Scudetto e realizzare quel sogno nel cuore, serbato tutto l’anno e cantato a squarciagola da milioni di napoletani sparsi in giro per il mondo.

Ma prima, bisognava fare risultato proprio allo Stadium. Una sorta di fortino impenetrabile, da quale il Napoli non era mai riuscito a venirne fuori con il risultato pieno tra le mani. Dal 2012, gli azzurri erano sempre usciti perdenti dalle mura bianconere, sia in campionato che in Coppa Italia. E dopotutto, Allegri e la sua Juventus erano abbastanza sicuri di portare a casa anche quel punticino, che avrebbe ipotecato il settimo Scudetto bianconero consecutivo.

Poi, il corso della storia sembra cambiare per una serata. Il Napoli di Sarri si presenta allo Stadium in maniera sfrontata, sicura di sé, completamente padrona del campo. Soltanto il palo di Pjanic spaventa per un attimo gli azzurri, che per quella sera, però, hanno potuto fare affidamento anche sulla Dea Bendata. Il Napoli gioca, crea, attacca dalla sinistra, dalla destra e poi nuovamente dalla sinistra, ma niente: il risultato resta bloccato ancora sullo zero a zero e meno di cinque minuti dalla fine, ormai la Juventus è convinta di essersela portata a casa.

Un tiro-cross di Insigne, però, si trasforma nel LA per la speranza azzurra. Buffon lo devia in calcio d’angolo e al novantesimo il Napoli si presenta in massa nell’area bianconera. Batte Callejon, impatta Koulibaly, esplode il tifo napoletano. All’ultimo respiro, un oggetto volante non identificato taglia in due lo spazio aereo juventino e supera Buffon con un terzo tempo incredibile.

Il Napoli è avanti all’Allianz Stadium, è avanti al novantesimo. Per una sera, il gioco difensivo di Allegri non paga. Per una sera, il tanto canzonato bel gioco si prende la propria rivincita con una vittoria netta e meritata dal punto di vista prestazionale. La Juventus è a -1 e il sogno Scudetto non sembra più un sogno, con i bianconeri che nell’ultime quattro giornate dovranno affrontare l’Inter a San Siro e la Roma all’Olimpico.

E’ bastata una capocciata di Koulibaly per mettere in crisi lo strapotere tecnico ed economico della Vecchia Signora. Una capocciata che ha confermato al Napoli di essere una grande, ormai, capace di imporre il proprio gioco in qualsiasi stadio, anche allo Stadium. Una capocciata che sarebbe potuta essere il manifesto della grande rimonta azzurra e di quel terzo Scudetto sognato da anni.

Il corso degli eventi, poi, lo conosciamo tutti. Adesso tocca al Napoli di Ancelotti raccogliere l’eredità di Sarri e di quel terzo tempo imperioso di Koulibaly. Oggi pomeriggio, allora, gli azzurri dovranno emulare la gara dello scorso aprile, riproponendo lo stesso approccio sfrontato e autoritario visto quella sera. Dopotutto, grazie a quel gigante d’ebano venuto dal Senegal, l’Allianz Stadium adesso non fa più tanta paura…