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Salvini: “Inter-Napoli non andava sospesa! Insulti razzisti valgono quanto insulti alle madri”

Matteo Salvini

SALVINI INTER NAPOLI – Matteo Salvini torna sugli scontri di Milano, avvenuti il 26 dicembre prima di Inter-Napoli, e sui cori razzisti rivolti a Koulibaly durante l’arco del match. In una lettera aperta pubblicata da ‘La Gazzetta dello Sport’, il Ministro degli Interni spiega la sua posizione: “Lo ribadisco: tolleranza zero con i delinquenti, ma sono nettamente contrario alla chiusura degli stadi o di alcuni settori. E non mi convincono neppure i divieti alle trasferte. La responsabilità è sempre personale: non concepisco l’idea di punire tutti gli appassionati, senza distinzioni. Anche perché i violenti sono una sparuta minoranza. Il mio impegno è portare legalità e rispetto, con la speranza di riempire le tribune e non di svuotarle. Mi piace immaginare gli spalti zeppi di famiglie e bambini, magari già a partire dalle prossime partite che prevedono San Siro a porte chiuse: Regione Lombardia ne sta parlando con il presidente del Csi di Milano. Sarebbe un bel segnale.”

Sulla questione razzismo

“Secondo Nyon, Inter-Napoli doveva essere sospesa per i cori razzisti a Koulibaly. Non sono convinto. Stoppare la partita, con gli scontri accaduti prima della sfida, avrebbe potuto provocare guai peggiori per l’ordine pubblico. In più, senza voler giustificare o tollerare volgarità e offese, mi chiedo: intendiamo difendere i giocatori beccati per il colore della pelle, ma non quelli a cui si insultano le madri? Inveire contro la famiglia di un Materazzi si può? E qual è il confine tra l’insulto razzista e l’insulto e basta? Nel 2018, chi disprezza un altro essere umano per il colore della pelle è un cretino. Ma proprio perché il problema razzismo è tremendamente serio, non va banalizzato. Benissimo le campagne di sensibilizzazione, i richiami, le multe.”