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Giorgetti: “Violenza? Enfatizzare certi eventi è controproducente”

Ecco dunque le parole più importanti del sottosegretario allo sport Giancarlo Giorgetti su razzismo e violenza nel calcio italiano

Ancora una volta il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo sport Giancarlo Giorgetti si è espresso, in un’intervista rilasciata a Sky Sport, sugli ultimi scontri avvenuti nei contesti calcistici italiani (in particolare quelli di Inter-Napoli, nei quali ha perso la vita l’ultrà del Varese Belardinelli). Giorgetti ha parlato non solo di scontri ma anche di razzismo e di comportamenti che i tesserati dovrebbero tenere per non comunicare messaggi negativi e aiutare a mantenere la calma.

Giorgetti si esprime di nuovo su violenza e razzismo in relazione al calcio

Ecco dunque le parole più importanti del sottosegretario Giorgetti su razzismo e violenza nel calcio italiano: “Dobbiamo constatare che gli incidenti ormai non avvengono più all’interno degli stadi ma al di fuori di essi, segno che la dimensione calcistica è ormai diventata solo un pretesto per queste persone violente al fine di scazzottarsi. Purtroppo, a volte, queste situazioni sfociano in contesti luttuosi, come avvenuto a Santo Stefano prima di Inter-Napoli. L’impegno delle società di calcio, insieme a quello delle forze dell’ordne, dev’essere quello di sterilizzare certi violenti, impedendo un proselitismo presente nelle curve.

Stiamo riscontrando un problema di legittimazione mediatica: fare pubblicità a eventi violenti in qualche modo esalta un rito, che per queste persone diventa un mezzo per creare una sorte di emulazione. I media devono svolgere una funzione importante perché enfatizzare queste situazioni diventa molto spesso controproducente. Razzismo? I calciatori rappresentano un modello per i giovani, bisogna percepire l’importanza dell’esempio che si dà in base all’atto che si va a compiere”.