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GdS – Icardi non vuole lasciare l’Inter, ma il club non fa passi indietro

Icardi

ICARDI INTER – La rottura tra Mauro Icardi e l’Inter è ormai evidente, ma l’argentino si comporta come un marito che non vuole farsi lasciare. Nonostante la chiusura del club e la posizione irremovibile di Antonio Conte di considerare l’attaccante fuori dai piani tecnici, Maurino spera ancora di rimare a Milano. Sul calciatore ci sarebbero Napoli, Juve e Roma, l’ex capitano riflette ma non vuole rinunciare ai colori nerazzurri. Secondo quanto si apprende da ‘La Gazzetta dello Sport’, l’Inter avrebbe messo Icardi difronte a una situazione scomoda: se non accetta la cessione resta due anni in tribuna.

Se Icardi non accetta la cessione l’Inter lo lascerà due anni in tribuna

“La presa di posizione di Wanda e del suo assistito non scalfisce la linea dura del club, peraltro condivisa dal tecnico Conte, che non ha mai aperto a un suo reintegro e che anche nelle brevi comunicazioni con il giocatore è sempre stato freddo – si legge -. Wanda oggi (ieri, ndr) ha lasciato le vacanze di Ibiza per tornare con i figli a Milano. La gestione familiare, comprensiva di un sesto figlio probabilmente in arrivo, è una variabile nuova nei trasferimenti dei calciatori. Ma quasi tutto, in questa vicenda, ha pochi precedenti.

Non si ricordano nemmeno casi di giocatori lasciati ai margini della squadra per due intere stagioni, al meno di non considerare il brasiliano Ramires che allo Jangsu di Suning, è rimasto fuori per oltre un anno dopo un contenzioso col club (ha rescisso a maggio). Però la guerra freddanon permette cedimenti e la linea del club è questa: Mauro si allenerà con i compagni o con i preparatori, ma poi non verrà mai convocato.

Il tutto cercando di evitare ogni possibile appiglio per una causa legale: quindi Icardi potrebbe essere inserito nelle liste per il campionato e forse anche per la Champions (a meno che l’esclusione possa essere giustificata da problemi numerici di una rosa sovrabbondante), ma senza avere possibilità di essere convocato, anche in emergenza. Per Icardi il danno è chiaro, ma anche per il club, oltre alla questione economica, ci sarebbe la logorante gestione di un caso perenne. È una situazione in cui perderebbero tutti”.