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Il Mattino – Ghoulam non riesce a ritornare alla condizione pre-infortunio: timido negli interventi e poco propositivo

Ghoulam

GHOULAM INFORTUNIO – Faouzi Ghoulam fatica a trovare la condizione migliore dopo l’infortunio che l’ha costretto ad abbandonare per diversi mesi il campo. Carlo Ancelotti ha fiducia nel terzino algerino, il quale ha rinunciato alla Coppa Africa con la sua Nazionale per prepararsi al meglio per il campionato. Dal primo minuto contro la Juventus il calciatore, però, non ha soddisfatto il tecnico emiliano che l’ha sostituito dopo 45 minuti. Punto di forza nell’era di Sarri, il difensore azzurro appare poco propositivo e timido negli interventi. L’edizione odierna de ‘Il Mattino’ dedica un focus al calciatore del Napoli.

L’involuzione di Ghoulam: timido negli interventi e poco propositivo nelle discese

“Pochi dubbi, ai tempi di Sarri, Maurizio faceva muovere la catena sinistra al ritmo di Ghoulam, ma quell’infortunio del crociato è stato l’inizio del calvario suo e anche del Napoli. In quell’era l’algerino era il terzino che giocava più palloni per 90 minuti in serie A: 75,6, una cifra mostruosa. Ma non è tutto. Dopo i 98 giorni out per l’infortunio, Ghoulam ne ha dovuti saltare altri 92 (da febbraio a maggio 2018) per la rottura della rotula e poi altri 113 (da luglio a novembre 2018) per i postumi di un intervento di pulizia del ginocchio. Insomma 400 giorni dopo la sua ultima partita, la sconfitta contro il Manchester City ai gironi della Champions League della stagione 2017-18, Ghoulam è rientrato in campo dal primo minuto lo scorso 8 dicembre contro il Frosinone, nella vittoria per 4-0 della squadra di Ancelotti. Nel frattempo il Napoli ha cambiato allenatore, alcuni titolari e modulo di gioco, ma Ghoulam è sembrato non essere mai più tornato. Contro la Juventus Ancelotti lo ha schierato dal primo minuto, salvo poi ritrattare e lasciarlo negli spogliatoi dopo appena 45′ e sotto di 2 gol. Un messaggio che puzza tanto di bocciatura. Ma d’altra parte non serve certo un chiromante per accorgersi che le condizioni di Ghoulam non sono più le stesse. Non è rimasto nulla del rullo compressore pre-infortunio.

Timido negli interventi, poco propositivo nelle discese, quasi nullo in fase di appoggio. Insomma: un’involuzione a tutti gli effetti. La cosa è notata non solo in campo ma anche fuori, perché dopo essere stato uno degli oggetti del desiderio dei top club europei (lo United si diceva pronto a versare 60 milioni nelle casse azzurro per aggiudicarselo nell’estate 2017), oggi non c’è nessuno disposto a bussare alla porta del Napoli. Intanto il giocatore si allena. Anzi, non ha mai smesso di farlo con la professionalità e la voglia di un fuoriclasse. In estate ha preferito rimanere a Napoli e iniziare il ritiro con i compagni, invece di partecipare alla coppa d’Africa che la sua Algeria avrebbe anche vinto. Una scelta da applausi, perché denota la grandezza del professionista prima ancora che del calciatore. Anche in questa sosta è rimasto a Castel Volturno, per lavorare con i compagni ed Ancelotti. L’allenatore del Napoli non ha mai abbandonato la speranza di riaverlo al top della condizione, per far continuare a muovere quel sismografo e farlo ritornare nuovamente verso l’alto”.