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Mesto: “Malcuit? Importante si metta subito a disposizione dello staff medico” [ESCLUSIVA]

Mesto
La redazione di gonfialarete.com ha intervistato in esclusiva chi, purtroppo, ha vissuto un calvario simile a quello di Malcuit come Giandomenico Mesto

L’infortunio di Kevin Malcuit mette il Napoli in una posizione di certo difficoltosa per quanto riguarda gli esterni e, in generale, il reparto difensivo, già ampiamente martoriato da assenze e problemi fisici nel corso di questo inizio di stagione. Il terzino francese ha avuto oggi l’ufficialità di una botta non da poco, con gravi infortuni al legamento e al menisco che finiranno quasi certamente per pregiudicarne la stagione. La redazione di gonfialarete.com ha intervistato in esclusiva chi, purtroppo, ha vissuto un calvario simile come Giandomenico Mesto, ex calciatore – tra le altre – proprio del Napoli.

ESCLUSIVA – Mesto commenta l’infortunio di Malcuit (a cui dà dei consigli) e la situazione dei terzini del Napoli

Nel 2013 hai subito, nella gara contro il Catania, un infortunio al legamento crociato che ti è costato 4 mesi e mezzo di stop. Qual è la sensazione che si vive in un momento del genere?

“Pià che altro quando hai la sensazione di avere un problema importante al ginocchio c’è subito lo spettro di stare fermo per un po’, per chiunque interrompere l’attività agonistica è la cosa più brutta del mestiere. Non fare parte della squadra è dura, così come la fase riabilitativa. Viene a mancare la cosa più bella, cioè giocare le gare e allenarsi con i compagni”.

Sappiamo che, a livello fisico, ogni corpo reagisce alla sua maniera. Ma, a livello mentale, qual è l’atteggiamento migliore per cercare di contrastare un infortunio simile?

“Dal giorno dopo l’operazione bisogna mettersi subito a disposizione dello staff sanitario e dare il 100% senza risparmiarsi. L’unico modo per non rimuginare su una cosa già accaduta, la strada migliore è questa perché il recupero avvenga in tempi brevi e anche a livello qualitativo nel modo migliore. Bisogna recuperare bene, non recuperare e basta”.

Attualmente la situazione dei terzini del Napoli appare incredibile, soprattutto per la vicenda Ghoulam. Che idea ti sei fatto a riguardo?

“Che non bisogna mai mettere gli infortuni sullo stesso piano. Non è detto che una rottura del crociato anteriore sia uguale per tutti: possono esserci complicanze in fase riabilitativa o una differenza tra rottura parziale o totale, se non un interesse del menisco (come capitato a Malcuit), varie cose vanno calcolate. Conta anche il fisico e l’atteggiamento del giocatore. Per lo stesso infortunio ci vuole più o meno tempo, non è dettto che ci siano stessi gradi di guarigione. Una complicanza può vanificare il lavoro fatto precedentemente, ci sono degli step e bisogna procedere per gradi. Ciò non toglie che ho visto parecchio compagni di squadra che, per uno stesso infortunio, hanno impiegato anche più tempo a riprendersi”.

Anche la posizione di Hysaj – dato per partente quasi certo – adesso potrebbe cambiare. Secondo te il Napoli dovrebbe comunque cederlo prima della fine del contratto (e magari investire su un altro terzino più giovane/”sconosciuto”) o, a questo punto, tenere l’albanese con il rischio di perderlo poi a zero?

“Non saprei, sono valutazioni che devono fare altri. Con la fine del contratto entra in gioco anche l’aspetto economico. Lui è un giocatore affidabile, si trova già lì, la cosa migliore sarebbe investire su di lui, anche perché non credo sia facile per il Napoli ora andare a prendere un altro terzino con le stesse garanzie. Lui è lì da qualche anno, ora gioca meno ma con Sarri aveva continuità, tecnicamente può dare garanzie ma questi sono discorsi che valuterà la dirigenza”.

Dopo il tuo infortunio, il ritorno fu dolce perché vincesti la Coppa Italia con il Napoli. Credi che gli azzurri possano realisticamente ambire a qualche trofeo, in questa stagione?

“Chiaramente il campionato è un argomento difficile, abbiamo visto negli ultimi anni che non è facile recuperare punti, che però sono ancora tanti a disposizione. Potenzialmente il Napoli, visto organico e allenatore, ha la possibilità di poter lottare su tutti i fronti, anche per la Coppa Italia e per andare più avanti possibile in Champions League. Il Napoli in questo caso, con Malcuit, ha avuto comunque la fortuna di avere uno staff medico competente: dopo di me si fecero male altri giocatori con infortuni simili, come per esempio Insigne, e – salvo complicazioni – ci furono grande recupero. Lo staff medico azzurro è un valore aggiunto che va sottolineato”.