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Mihajlovic: “Grazie a tutti, in questi mesi ho pianto tanto ma ora mi sono rotto le palle di farlo”

Mihajlovic

Tornato a parlare in sala conferenze prima della gara contro il Napoli, il tecnico del Bologna Sinisa Mihajlovic ha ringraziato tutti per le cure e il supporto di questi mesi. Il tecnico dei felsinei aveva scoeprto, quest’estate, di essere malato di leucemia. Dopo vari cicli di cure, adesso le cose dovrebbe essere cambiate in positivo per il serbo, che ha voluto parlare alla stampa della sua condizione.

Mihajlovic torna a parlare alla vigilia della gara contro il Napoli

Ecco le parole di Mihajlovic: “In questi mesi difficili ho conosciuto dottori straordinari che ringrazio molto, mi hanno curato e supportato oltre che sopportato. Ho un carattere duro ma loro sono stati meravigliosi. Voglio ringraziare tutti di cuore, ho capito sin da subito che ero nelle mani giuste. Mi sono rotto le palle di piangere. In questi mesi ho pianto tanto”.

All’interno della sala stampa erano presenti anche i medici Policlinico Sant’Orsola, che l’hanno curato. A un certo punto anche la squadra ha fatto irruzione in sala conferenze, scherzando con il tecnico. Dzemaili ha spiegato: “Non sai quanto ci sei mancato, siamo contenti di averti di nuovo qui”. Parla anche l’AD Fenucci: “La vicenda di Sinisa ha dato un senso diverso al mondo del calcio, il Bologna ha percepito ovunque grande vicinanza. Dobbiamo sensibilizzarci e il calcio può essere il veicolo giusto”.

Anche il Dottor Cavo del Policlinico Sant’Orsola ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la conferenza: “Parlo con la stampa per volere di Sinisa. C’era da essere molto cauti sulla malattia e sul percorso di cure. Si tratta di leucemia acuta mieloide, che implica una perdita delle capacità del midollo. Fortunatamente abbiamo potuto fare un trapianto, prima però l’approccio ha richiesto farmaci chemioterapici. Il risultato dopo il primo ciclo è stato ottimo: l’obiettivo era la remissione completa delle cellule tumorali dal midollo, l’abbiamo ottenuto. Oggi è un mese esatto dal trapianto. Sinisa voleva chiudere un cerchio parlando con la stampa ma per noi il cerchio non è chiuso. Dobbiamo continuare a monitorare. Ripeto: il cerchio non è chiuso. Ma siamo contenti di aver restituito Sinisa al mondo del calcio”.